(ANSA) - ANCONA, 02 DIC - Si chiama Restart - acronimo di "Resilienza territoriale appennino centrale ricostruzione terremoto" - ed è una piattaforma tecnologica di monitoraggio e gestione dei grandi rischi naturali nell'area vasta dei 138 comuni colpiti dai terremoti del 2016-2017. E' stata presentata stamani, in videoconferenza dalla Sala Monumentale di Palazzo Chigi, dall' Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino centrale. Piattaforma che si basa sull'utilizzo di tecnologie geospaziali, sensoristica, modellistica, banche dati e controlli sul campo. "Una sorta di supercomputer con cartografie digitali e data base finalizzati alla prevenzione e alla pianificazione territoriale più sostenibile", è stato spiegato in apertura dei lavori dal Segretario generale dell'Autorità, Erasmo D'Angelis e dal capo dipartimento di Casa Italia, Fabrizio Curcio. Tra gli altri al convegno "Dalla catastrofe perfetta alla ricostruzione perfetta" hanno partecipato anche il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini e Riccardo Monaco, il dirigente dell'Agenzia per la coesione territoriale che ha finanziato il progetto mediante i fondi del Programma operativo nazionale Governance e capacità istituzionale 2014-2020. Progetto che durerà fino al giugno del 2022 e vede coinvolti, insieme all'Autorità come ente beneficiario, sette partner: le quattro regioni interessate dal sisma, il Dipartimento nazionale della Protezione civile, la Struttura del commissario per la ricostruzione e il ministero dell'Ambiente e per la tutela del territorio e del mare. La piattaforma - è stato ulteriormente spiegato - ha una capacità di aggiornamento in tempo reale del quadro conoscitivo dei fenomeni naturali, finalizzata alla condivisione della gestione dei dati e alla realizzazione dei modelli di supporto alle governance per la pianificazione territoriale. Tale strumento sarà utilizzabile da tutti i Comuni e da chiunque sia coinvolto nelle attività di ricostruzione post sisma. (ANSA).