De Micheli, duemila cantieri aperti
Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto ricordano vittime

(di Fabrizio Colarieti)
(ANSA) - AMATRICE (RIETI), 23 AGO - Ad Accumoli, Amatrice e
Arquata del Tronto sono le ore del ricordo a due anni dalla
notte del 24 agosto 2016 quando un'ampia parte dell'Italia
centrale fu ferita dal terremoto. Nelle tre principali comunità
colpite, in cui si contarono 299 vittime, sarà, soprattutto, una
lunga notte di silenzio, dolore e ricordo. Le celebrazioni
inizieranno oggi alle 21, a Illica, una delle frazioni di
Accumoli, il comune del Reatino epicentro del sisma. Il Vescovo
di Rieti, mons. Domenico Pompili, ha scelto uno dei borghi in
cui si registrò il maggior numero di vittime per la sua prima
adorazione eucaristica in vista della messa di domani (ore 11
diretta su Rai Uno) che sarà celebrata ad Amatrice. Alle 3:30,
sei minuti prima dell'ora in cui il terremoto cambiò il volto di
queste comunità e di questo immenso territorio, 239 rintocchi di
campana ricorderanno le vite spezzate ad Amatrice dopo una
fiaccolata che lambirà la zona rossa per concludersi nel parco
che ospita il memoriale. Anche le comunità di Arquata del Tronto
e Pescara del Tronto, nel versante ascolano, ricorderanno le
loro 53 vittime a partire dalla mezzanotte a Trisungo. All'una e
mezza partirà una fiaccolata, alle 2:30 il vescovo, mons.
Giovanni D'Ercole presiederà la messa. Alle 3:36 il silenzio e
la lettura dei nomi delle vittime scandita dai rintocchi di
campana.
Sul fronte della ricostruzione è tempo di bilanci. A parlare,
da Leonessa (Rieti), dove è stata inaugura la nuova scuola
antisismica intitolata al giudice Paolo Borsellino, è il
Commissario del governo alla ricostruzione, Paola De Micheli.
"Ci sono - ha detto il Commissario - duemila cantieri aperti e
402 immobili privati già ricostruiti in cui sono già tornate le
famiglie. Credo ci voglia l'umiltà di rendersi conto che non è
mai sufficiente di fronte a un disastro come quello del
terremoto del 2016. Credo sia necessario riconoscere anche
quello che è stato fatto, tutti insieme, commissario, regioni,
sindaci. Dobbiamo dare un segnale di fiducia e chiarire a coloro
che hanno la casa distrutta che si può ricostruire bene e in
modo sicuro. Questi territori meravigliosi possono continuare a
essere abitati con una qualità della vita elevata. Per cui - ha
concluso De Micheli - le giuste critiche ce le prendiamo, ma
vorrei che fosse valorizzato il lavoro fatto e si diffonda un
clima di fiducia sulla possibilità di continuare a vivere bene".
In tutto il cratere, ha fatto sapere la stessa struttura
commissariale del governo, per quanto riguarda le opere
pubbliche, sono stati già programmati e finanziati lavori per un
miliardo e 700 milioni di euro. In due anni il governo ha
impegnato per la ricostruzione due miliardi di euro dei 9,8 già
assestati in bilancio. Sul fronte della ricostruzione privata si
è passati dai 50 milioni di euro erogati dall'agosto 2016 al
gennaio 2018 ai 240 attuali. (ANSA).
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