(ANSA) - ALGHERO, 16 GEN - Un patto di ferro per lo studio,
la valorizzazione e la promozione della panificazione con l'uso
del lievito madre destinato a produzioni locali e prodotti
trasformati. Lo hanno sottoscritto il Parco di Porto Conte e
l'Accademia del lievito madre con i rispettivi presidenti,
Raimondo Tilloca e Antonio Farris, microbiologo. L'obiettivo è
il potenziamento della filiera cerealicola di grano duro delle
zone limitrofe al Parco e della Nurra di Alghero e l'utilizzo
degli sfarinati per la produzione dei pani tipici algheresi, in
particolare il Pà Punyat, con l'impiego del lievito madre.
A breve inoltre, annuncia Farris, la Carta dei pani tipici di
Alghero verrà utilizzata in tutti i ristoranti della città
catalana con l'auspicio di far riconoscere Alghero, alla pari
del vino e dell'olio, Città del Pane. "Le attività produttive
del territorio protetto ancora di più quelle tipiche e
tradizionali, rappresentano un unicum di estremo valore anche di
promozione turistico-ambientale", spiega Tillocca.
E' solo uno dei progetti messi in campo dall'Accademia che
sempre più intende coinvolgere imprese, istituzioni, operatori,
enti, associazioni in tutta l'Isola per informare, formare e
promuovere il consumo del pane ottenuto con il lievito madre.
"Il processo lento - sottolinea il presidente Farris - favorisce
la produzione di un numero elevatissimo di batteri lattici che
aiutano il nostro organismo a digerire meglio e ridurre l'
indice glicemico. In programma anche una serie di incontri: il
primo a Oristano il 28 gennaio al ristorante Da Renzo dal titolo
"Dall'Accademia sarda del lievito madre ai nuovi accademici".
Sarà l'occasione per mettere sul tavolo nuove idee e
progetti. A partire dalla collaborazione con il progetto di
valorizzazione del pane di Villaurbana, in provincia di
Oristano. Un lavoro certosino tra i panificatori per
sensibilizzare all'acquisto di pane dove la lievitazione è
affidata a "Su frammentu". (ANSA).
Il lievito madre conquista sempre più panificatori sardi
Ora un patto tra l'Accademia e il Parco di Porto Conte
