(ANSA) - BOLOGNA, 17 MAR - Le imprese del comparto artigiano
hanno saputo reagire e fronteggiare gli effetti della crisi
energetica. E' quanto si rileva dall'indagine sulla congiuntura
del settore di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna,
relativa al 2022.
Nel quarto trimestre dell'anno le imprese della manifattura
hanno ottenuto un altro aumento tendenziale della produzione
(+1,6%), nonostante un ulteriore sensibile calo del ritmo di
crescita. Con il sostegno delle tensioni sui prezzi, l'andamento
del fatturato valutato a prezzi correnti ha continuato ad avere
un aumento superiore a quello della produzione (+2,9%). Anche il
ritmo della crescita del fatturato estero si è ridotto (+2,4%),
ed è risultato inferiore alla dinamica del mercato interno.
Meno confortanti i risultati del processo di acquisizione degli
ordini che ha rallentato ulteriormente (+0,8%). A fine dicembre
le imprese attive ammontavano a 26.952 in flessione del 2,6%
rispetto alla fine del 2021 (-698 imprese).
Anche nell'ultimo trimestre del 2022 è proseguita solo
leggermente più contenuta la tendenza positiva che caratterizza
ormai da 21 mesi l'artigianato delle costruzioni
emiliano-romagnolo, grazie alla spinta dei "bonus": Il volume
d'affari a prezzi correnti ha fatto registrare un incremento del
4,7%. In questo settore il numero delle imprese attive è rimasto
invariato: pari a 51.260 unità. (ANSA).