(ANSA) - PISA, 13 LUG - Il mese di luglio segna
un'accelerazione della domanda di lavoro delle imprese pisane
con dipendenti del settore industriale e dei servizi. Le aziende
prevedono, infatti, di attivare 3.240 contratti di lavoro entro
la fine del mese, vale a dire 560 assunzioni in più rispetto
allo stesso mese del 2019 (+21%), l'anno precedente la pandemia.
Rispetto al luglio 2020 la crescita è ovviamente più consistente
assestandosi a +1.700 unità. L'analisi della Camera di Commercio
di Pisa si basa sui dati provinciali del Sistema informativo
Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con
Anpal, e relativi al mese di luglio 2021.
Se allunghiamo l'analisi al trimestre estivo
(luglio-settembre 2021), spiega la Camera di Commercio in una
nota, i numeri della domanda di lavoro espressa dal sistema
imprenditoriale pisano sfiorano le ottomila unità. Cresce la
domanda nel turismo e nei servizi alle imprese. A spingere la
richiesta di manodopera, considerando il periodo estivo, non può
che essere il comparto turismo, ristorazione e alloggio che
prevede di assorbire ben 870 lavoratori (270 in più rispetto a
due stagioni fa). Tra i servizi, passo in avanti anche per
quelli rivolti alle imprese (810 ingressi, erano 200 in meno due
anni fa) e alla persona (350 assunzioni, più o meno invariato).
Chiude, con i 300 ingressi, come nel 2019, il commercio. A
luglio ben 700 assunzioni si avranno nell'industria
manifatturiera e nelle public utilities (+60 rispetto a due anni
fa) e 230 nelle costruzioni (+50 ingressi).
Cala, ma non troppo, la difficoltà nel trovare i lavoratori
Si allenta leggermente il gap domanda-offerta di lavoro in
provincia di Pisa: nel mese di luglio in 29 casi su 100 le
imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili
desiderati con punte del 40% per gli operai specializzati e
conduttori di impianti e macchine, ma soprattutto del 60% tra
gli operai specializzati nell'edilizia e nella manutenzione
degli edifici. Il dato, non accade spesso, si assesta al di
sotto del livello nazionale (31%), ma anche rispetto al 33%
toccato in provincia di Pisa nel luglio 2019. (ANSA).