(ANSA) - CROTONE, 30 APR - Nel primo trimestre 2021, secondo
Movimprese, rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità
delle imprese, la consistenza dell'imprenditoria crotonese tra
aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo positivo
di 18 unità. Seppure il bilancio nei primi tre mesi dell'anno
risenta ancora dell'effetto delle chiusure causa Covid19, quello
registrato nel 2021 risulta il risultato migliore degli ultimi
quattro anni. E' quanto si legge in una nota della Camera di
commercio di Crotone.
Da gennaio a marzo 2021, a fronte di 262 nuove iscrizioni,
sono state denunciate 244 cessazioni (dato al netto delle
cancellazioni d'ufficio) che hanno portato lo stock complessivo
di imprese a 18.064. Tuttavia dal confronto territoriale emerge
una sostanziale tenuta del sistema produttivo, se si considera
che, il tasso di crescita rilevato nella provincia che si
attesta a 0,10%, è inferiore a quello registrato nella regione
Calabria (0,27%) ma superiore a quello registrato nel territorio
nazionale (0,08%). L'analisi dei dati in serie storica evidenzia
una sostanziale paura nell'intraprendere un'attività economica:
il numero di iscrizioni nel primo trimestre di quest'anno (262)
è, in valore assoluto, il più basso degli ultimi anni.
"La rilevazione trimestrale conferma, anche per il nostro
territorio, la forte relazione tra clima di fiducia e natalità
delle imprese - è il commento del Commissario straordinario
della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese - e rende
evidente il significativo scoraggiamento nell'avviare nuove
attività che ha caratterizzato molta parte di questo periodo. In
un contesto come il nostro, già caratterizzato da obiettive
difficoltà a creare impresa, come le carenze infrastrutturali,
il difficile accesso al credito e la forte presenza della
criminalità organizzata, l'assenza di un clima positivo e di
fiducia non fa che peggiorare le cose rendendo urgente un
intervento compatto di chi riveste ruoli istituzionali".
L'analisi dell'andamento dei tassi di sviluppo per settore di
attività evidenzia che a contribuire maggiormente alla
positività dei dati in questa prima rilevazione del 2021, oltre
alle imprese non classificate (5,62%) è stato soprattutto il
settore Attività finanziarie e assicurative (2,60%) e Attività
immobiliari (1,75%). Viceversa, in valori assoluti, spiccano i
saldi negativi di Commercio ingrosso e dettaglio (-17 imprese),
Agricoltura, silvicoltura e pesca (-16 imprese) e Attività dei
servizi di alloggio e ristorazione (-10 imprese) insieme
Attività manifatturiere (-10 imprese).
La forma giuridica predominante nella provincia rimane quella
della ditta individuale, che però in questo trimestre perde ben
185 imprese iscritte, attestandosi a 12.167 registrazioni con un
tasso di crescita pari a -0,17%. Registrano un tasso negativo
anche le società di persone (-0,26%), mentre le uniche a
crescere sono le società di capitale che registrano un tasso
positivo pari al'1,10% e le altre forme (per lo più consorzi e
cooperative) pari allo 0,19%. Il tessuto economico provinciale,
al primo trimestre 2021 risulta, pertanto, formato per il 67,35%
da ditte individuali, per il 21,30% da società di capitali, per
l'8,45% da società di persone e per il restante 2,89% da imprese
con altra forma giuridica. (ANSA).