(ANSA) - VENEZIA, 28 AGO - Un furto denunciato ogni 5
minuti: a lanciare l'allarme sull'impennata degli episodi di cui
sono vittime negozi e botteghe in Italia è la Cgia, secondo cui
il fenomeno ha subito negli ultimi 10 anni una crescita del
170%. Se nel complesso i reati di questo tipo sono in
diminuzione, quelli ai danni delle piccole imprese sono invece
in fortissima crescita.
Elaborando i dati Ministero dell'Interno-Dipartimento della
Pubblica Sicurezza e Istat, gli Artigiani di Mestre hanno
scoperto che nel 2014 (ultimo dato disponibile) le denunce hanno
sfiorato quota 106.500. Tra furti e spaccate è stato calcolato
che si sono verificati mediamente 292 reati di questo tipo al
giorno; 12 ogni ora, praticamente uno ogni 5 minuti. Niente
vieta di pensare, sottolinea la Cgia, che negli ultimi 20 mesi
la situazione sia peggiorata ulteriormente. Nel 2004 il numero
di furti denunciati presso le attività commerciali e artigianali
è stato di poco superiore a 39.300, nel 2007 ha toccato il picco
massimo di questo ultimo decennio, 107.465. Nel biennio
2008-2009, invece, ha registrato una leggera caduta. E' dal 2010
che questo reato ha ripreso ad aumentare costantemente,
fermandosi, nel 2014, a quota 106.457.
Le rapine sono un problema con cui devono fare i conti, in
particolare, i commercianti del centro-nord. "Sia in termini
assoluti sia in rapporto alla popolazione residente - conferma
il segretario della Cgia Renato Mason - l'Emilia Romagna, la
Liguria, la Lombardia, la Toscana, il Piemonte, il Veneto e il
Lazio sono state le più colpite da questo reato contro il
patrimonio. Sebbene i furti presso le attività economiche siano
in costante crescita anche nel Mezzogiorno, il fenomeno al Sud
presenta una dimensione meno preoccupante che nel resto
d'Italia". Il 77,3% dei furti nei negozi, peraltro, rimane
impunito. Vuol dire che nel corso dell'anno solo nel 22,7% dei
casi denunciati, i responsabili vengono consegnati all'Autorità
giudiziaria. I territori che presentano le situazioni più
preoccupanti sono la Basilicata (81,4% di delitti dove non si è
scoperto l'autore), le Marche (81,7), la Puglia (82,6) e la
Campania (85,9).
Tra i 36.700 autori di rapina, oltre il 60% è straniero e il
restante 40% circa di nazionalità italiana. Tra gli stranieri
che sono stati catturati dalle forze dell'ordine poco più di 1
su 4 era romeno (9.956 persone pari al 27,1% del totale degli
arrestati nel 2014). Seguono i marocchini (2.291 persone, 6,2) e
gli albanesi (1.133 persone, 3,1).(ANSA).