(ANSA) - NAPOLI, 22 APR - Migliorano i percorsi di accesso e
triage all'Istituto dei tumori di Napoli grazie a una serie di
dispositivi e di strumentazioni tecnologiche utili a garantire
una sanificazione idonea. È questo l'obiettivo dell'intervento
di Medici con l'Africa Cuamm inaugurato ufficialmente ieri,
benché gli apparecchi già sono attivi da mesi, alla presenza
del Console Generale degli Stati Uniti a Napoli, Mary Avery.
Due anni di pandemia hanno messo il sistema sanitario di fronte
a un'emergenza improvvisa e imprevista. Ma proprio prendendo
spunto dagli insegnamenti dettati dall'esperienza pandemica è
stato possibile mettere in atto nuovi modelli organizzativi
nella gestione dei malati e sostanziali miglioramenti nelle
strutture ospedaliere.
"La tutela della sicurezza dei nostri pazienti - come ha
sottolineato infatti il direttore sanitario Leonardo Miscio - e
degli operatori sanitari è sempre stata al centro dei nostri
percorsi organizzativi sin dagli inizi della pandemia. Da oggi,
grazie alla collaborazione con Medici con l'Africa Cuamm, sono
state automatizzate le procedure di controllo in ingresso nel
nostro Istituto permettendo di liberare risorse umane da
destinare all'assistenza diretta dei nostri ammalati. Un
sincero ringraziamento anche a USAID (Agenzia degli Stati Uniti
per lo Sviluppo Internazionale) che ha finanziato non soltanto
l'acquisto di apparecchiature dedicate per il triage ma ha anche
organizzato corsi di preparazione per gli operatori per
affrontare sia la fase acuta sia la gestione successiva
dell'emergenza".
Al Pascale sono stati, così, installati 11 dispositivi PASS
(Protected Access Security System) in grado di verificare ed
effettuare tutti i passaggi di controllo di chi accede alla
struttura: dal corretto utilizzo delle mascherine e della
temperatura corporea, all'igienizzazione del palmo delle mani e
la sanificazione delle suole delle scarpe; dal conteggio
automatico degli ingressi e delle uscite, con possibilità di
attivare il blocco dell'accesso una volta raggiunto il numero
massimo di persone, alla verifica della temperatura corporea dal
palmo della mano, tramite l'utilizzo di un sensore con
tecnologia ad infrarossi integrato.
"Siamo orgogliosi, come governo americano, - ha detto Mary
Avery - di essere stati al fianco di Medici con l'Africa Cuamm e
di avere permesso loro di realizzare progetti concreti come
questo, collaborando con un'eccellenza della sanità campana come
l'Istituto Pascale. Stati Uniti e Italia, con la loro
partecipazione al Covid-19 Global Action Plan, sono tuttora
impegnati a intensificare i propri sforzi e a migliorare il
coordinamento con altri partner internazionali, affinché
possiamo raggiungere insieme il nostro obiettivo principale,
quello di porre fine alla fase acuta della pandemia entro il
2022".
E ha ringraziato i Medici per l'Africa Cuamm anche il direttore
generale del polo oncologico, Attilio Bianchi: "La sicurezza e
la convivenza col Covid passano attraverso l'implementazione di
attività che sempre più da straordinarie devono invece sempre
più inserirsi nei nostri percorsi ordinari". (ANSA).