(ANSA) - CASERTA, 15 FEB - Una portone in legno come se ne
trovano tanti nei vicoli dei paesi, con accesso ad un villetta
con pian terreno e primo piano mansardato dall'aspetto
assolutamente ordinario, del tutto diversa da quelle
superprotette da mura altissime tipiche dei boss dei Casalesi;
eppure al suo interno, in un sofisticato bunker a scomparsa
ricavato nel sotterraneo, un "bunker di ultima generazione" per
usare le parole del pm anticamorra Catello Maresca, si
nascondeva il superlatitante più ricercato della camorra
casertana, Michele Zagaria.
La villa e il bunker domani "scompariranno", il secondo
tombato dai vigili del fuoco mentre l'abitazione andrà giù con
le ruspe pagate dalla Regione, che consegneranno alla memoria
storica quello che fu il covo di Zagaria. Alle operazioni sarà
presente anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
Era il 7 dicembre 2011 quando la Polizia, in particolare gli
investigatori delle Squadre Mobili di Napoli e Caserta, fecero
irruzione nella villetta della famiglia Inquieto, in via
Mascagni a Casapesenna, comune di nascita di Zagaria e dei suoi
familiari, dove ormai erano certi che vi fosse il capoclan. In
varie occasioni precedenti gli investigatori furono vicini alla
cattura, che era poi sempre sfumata. Nel dicembre 2011 invece
non sbagliarono i poliziotti, anche se dovettero sfondare varie
parti di muro in diverse stanze, finchè sentirono la voce del
boss: "Basta, non sfondate, sono qui. Mi arrendo" furono le
parole concitate di Zagaria.
Il capo dei Casalesi, rappresentante dell'ala imprenditoriale
del clan, poteva entrare nella villetta sovrastante degli
Inquieto attraverso una scaletta che collegava il bunker
sotterraneo con una piccola stanza dove c'era un congegno
elettrico che permetteva di spostare il pavimento e a Zagaria di
uscire da una botola. Gli inquirenti scoprirono poi un impianto
elettrico di videosorveglianza.
La villetta degli Inquieto è stata sequestrata subito dopo la
cattura di Zagaria e acquisita al patrimonio del Comune di
Casapesenna, che avrebbe voluto utilizzarla mentre invece
l'Agenzia dei Beni Confiscati era di diverso parere. Alla fine
si è deciso di abbatterla perché abusiva e di farci un parco
pubblico. (ANSA).
Abbattimento covo Zagaria,così boss sfuggì a cattura per anni
Domani ruspe demoliranno l'abitazione mentre bunker sarà tombato
