(ANSA) - NAPOLI, 14 FEB - Specializzandi costretti a fare
flessioni se in ritardo rispetto alle 6,30, ora fissata per
l'inizio dello svolgimento dell'attività formativa. La Procura
della Repubblica di Salerno ha archiviato l'indagine aperta,
dopo che nel mese di aprile dell'anno scorso era esploso il caso
anche in seguito alla diffusione di alcuni video, nei confronti
del professor Nicola Maffulli. I fatti - come scrive il Corriere
della Sera - non configurano reati, secondo i magistrati. Quelle
flessioni possono essere considerate al limite inopportune ma
non vessatorie. L'Università di Salerno ha reintegrato Maffulli
nel ruolo di coordinatore della Scuola di specializzazione in
Ortopedia e Traumatologia dalla quale era stato sospeso.
Quelle flessioni, spiega Maffulli, non erano un'imposizione ma
un modo per dare coesione al gruppo e far capire, aspetto cui
tiene molto il docente, l'importanza della puntualità
soprattutto per rispetto dei pazienti. Egli stesso, racconta, a
causa di un problema all'auto è arrivato un giorno con 72 minuti
di ritardo. Ha fatto le 72 flessioni, una per ogni minuto. Per
il futuro comunque, niente più flessioni. Altra 'regola' per i
ritardatari era quella di pagare la colazione. Su questo aspetto
nessuna decisione da parte di Maffulli: lui si dice pronto a
pagare i cornetti qualora dovesse arrivare oltre l'orario
previsto. Lo stesso Maffulli, nel frattempo, ha raggiunto il
secondo posto nel ranking mondiale degli ortopedici, mentre due
anni fa era al quinto. (ANSA).