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ANSAcom - In collaborazione con FeBaf
Trasformare il nuovo patto di stabilità e crescita europeo in un vero “patto di crescita e stabilità” con un radicale cambio non solo di marcia, ma anche di direzione e strategia sulla linea dettata da Mario Draghi. È questo l’appello del presidente di Febaf la Federazione Banche Assicurazioni e Finanza, Fabio Cerchiai, al Rome Investment Forum. Deve trattarsi, ha sottolineato il presidente della Febaf, di un "cambiamento radicale per una Ue più adatta al mondo di oggi e di domani, quello indicato da Draghi, che presti finalmente una forte attenzione alla competitività verso il resto del mondo, per migliorare la nostra posizione rispetto ad altre aree come Cina e Stati Uniti". Anche la riforma dei Trattati "non deve essere considerata un tabù". Cerchiai ha quindi ricordato che "sarà di oltre mille miliardi di euro all’anno (fino al 2030) il fabbisogno dell’Unione per implementare a pieno l’agenda per l’autonomia strategica discussa anche durante i recenti Summit europei". Si tratta di "cifre colossali che senza il supporto di capitali e investimenti privati non sarà possibile trovare". "Non esistono alternative percorribili ad una solida e costruttiva alleanza tra pubblico e privato". Un ruolo "fondamentale" del risparmio privato per colmare i gap di investimento è riconosciuto dal commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, che indica come "lo sviluppo dell’unione dei mercati dei capitali rimane una priorità assoluta e urgente che resterà al centro dell’azione politica della prossima Commissione". Tra gli ostacoli da affrontare in Italia, secondo il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, c'è "l'aumento di spesa pubblica che è diventato strutturale negli anni" ed è destinata soprattutto a bonus come quelli edilizi e non a investimenti strutturali. Sul caos superbonus è intervenuto anche il presidente dell'Abi, l’associazione bancaria, Antonio Patuelli, che ha dato l'allarme per famiglie e imprese che potrebbero finire in default con le nuove procedure per le compensazioni dei crediti. Patuelli ha inoltre proposto che l'Italia sia unanime nel "rivendicare un commissario economico di serie A” con rango di vicepresidente, in virtù del peso dimensionale ed economico dell'Italia e del suo ruolo come Paese fondatore dell’Unione europea. L’auspicio della presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina, per la nuova commissione è stato che sia un commissario per le assicurazioni che abbia “come responsabilità primaria quella di una supervisione di tutta la legislazione e l'attività regolatoria che riguarda il settore assicurativo". Inoltre Farina ha sottolineato l'esigenza di un "coordinamento orizzontale di tutto quello che viene deciso nei vari ministeri" per il settore. Dal presidente di Aifi, Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt, Innocenzo Cipolletta, è arrivato infine un appello perché il testo unico della finanza "preveda misure a favore della capitalizzazione delle piccole e medie imprese".
ANSAcom - In collaborazione con FeBaf
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