Sono sei uomini e due donne gli esponenti di area anarchica destinatari dei fermi di indiziato di delitto, per l'attentato di Capodanno a Firenze e per il lancio di molotov contro la caserma dei carabinieri di Rovezzano (Firenze), dopo indagini della procura di Firenze. Cinque sono i fermati per l'episodio dell'1 gennaio in cui un ordigno alla libreria 'Il Bargello', riferibile a Casapound, esplose ferendo l'artificiere della polizia Mario Vece.
Tra questi c'è Salvatore Vespertino, 30 anni, nato a Nuoro, residente a Rimini ma gravitante a Firenze, il cui Dna è stato trovato su uno dei frammenti di scotch usato per fabbricare l'ordigno, che era composto da una bomboletta di vernice spray riempita di polvere pirica, tappata e sigillata con nastro adesivo e collegata a un timer da cucina con cavi elettrici gommati. Altro fermato è Pierloreto Fallanica, 30 anni, nato e residente in provincia di Teramo, ma bloccato nel Salento, a Melendugno (Lecce): è considerato dagli investigatori ispiratore dell'azione; quindi, Roberto Cropo, 30 anni, nato e residente a Torino, fermato stamani a Roma; Giovanni Ghezzi, 30 anni, originario di Pistoia e residente a Firenze; Nicola Almerigogna, 34 anni, nato e residente a Firenze, che è sceso dal tetto dello stabile occupato 'la Riottosa', nella zona del Galluzzo a Firenze. Invece per il lancio delle molotov contro la caserma dei carabinieri di Rovezzano i destinatari dei fermi sono Sandro Carovac, 33enne di Prato attualmente residente a Pontassieve (Firenze); Micol Marino, nata a Trieste e residente a Firenze, al momento sul tetto dell'edificio occupato insieme ad Almerigogna; Marina Porcu, 34enne di Sassari, residente formalmente a Sassari ma di fatto abitante a Firenze.