"Questo tipo di taglio e sensibilità
fa della Figc una best-practice anche per il lavoro che sto
cercando di fare nell'ambito dello sport. Anche per le
federazioni che sono meno attrezzate, un esempio e un valore
aggiunto. Un documento strutturato, moderno e d'avanguardia,
ricco di dati, che va studiato". Lo dice il presidente e ad di
Sport e Salute Rocco Sabelli intervenendo alla presentazione del
bilancio integrato 2018 della Federcalcio presentato stamane a
Roma. Prendendo in analisi i dati del documento che più lo hanno
colpito, Sabelli si dice "colpito" da tre dati in particolare.
Il primo è relativo "al valore socio-economico del calcio, 3
miliardi di euro, che ha una rilevanza significativa". Il
secondo sono gli 11 miliardi di euro di gettito fiscale che la
Figc ha generato negli ultimi 11 anni: "Un miliardo all'anno al
fisco - spiega Sabelli - è un numero ragguardevole ma proprio
per la novità della legge di riforma, secondo cui lo sport si
autofinanzia e il principio nobile ma rilevante della
sussidiarietà all'interno del movimento sportivo, possiamo dire
che su 400 milioni di euro il 70% proviene dal calcio. Quindi lo
stesso calcio aiuta il finanziamento annuale allo sport per
circa 300 milioni. Sembra banale ma è utile segnalarlo". Il
terzo e ultimo dato del bilancio integrato, è quello dei costi
di funzionamento: "Solo il 17% dei costi Figc - sottolinea
l'ingegnere - è rappresentato dai costi di funzionamento. La
media delle altre federazioni si attesta a circa il 33%. Se
tutto il sistema avesse l'efficienza della Federcalcio avremmo
guadagnato il 16% delle risorse".
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