/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'analisi/17 marzo: difficoltà presidenze Camere, Colle aspetta e vede tempi lunghi

L'analisi/17 marzo: difficoltà presidenze Camere, Colle aspetta e vede tempi lunghi

Contatti telefonici tra i leader per sciogliere il nodo

ROMA, 18 marzo 2018, 19:42

Fabrizio Finzi

ANSACheck

Missione Governo 5 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Missione Governo 5 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Missione Governo 5 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Inizia un fine settimana di riflessione e contatti telefonici tra i leader  per sciogliere il nodo delle presidenze delle Camere. E ne servirà parecchia di meditazione visto che con il passare dei giorni le difficoltà che si stanno materializzando non fanno che confermare che si ripresenteranno tali e quali per la formazione del nuovo Governo. Concetto che è chiaro anche al Colle dove ad oggi non si vedono soluzioni e ci si prepara per un "ascolto" lungo.

Sergio Mattarella resta attaccato alla realtà e tiene sempre sulla scrivania il grafico con i numeri parlamentari, unici dati affidabile di queste giornate. In questa fase è osservatore esterno, ne resta fuori e aspetta di conoscere direttamente dalle forze politiche le vere intenzioni. Per adesso dedica grande attenzione alle dinamiche internazionali, alle preoccupazioni di Bruxelles, ai movimenti dei "grandi" Paesi europei ricavandone sempre più la convinzione della necessità di dare un Governo all'Italia.

Governo che, peraltro, continuano a chiedere tutte le forze politiche ma senza ancora aprire al compromesso. Al di là delle parole lo si evince dalla partita per le presidenze della Camera. Oggi Luigi Di Maio ha rilanciato chiedendo quella di Montecitorio per l'M5s, aggiungendo una condizione in più: mai a un condannato o a chi è sotto processo (lo è, per esempio, Paolo Romani).

E legando la presidenza della Camera all'immediata abolizione dei vitalizi. "Ci sono cose più urgenti da fare", gli ha replicato Matteo Salvini che deve in qualche modo rappresentare anche i tanti deputati di Forza Italia per non far esplodere la coalizione di centro-destra. Di Maio ha comunque confermato che sta per chiamare Salvini, Giorgia Meloni e Maurizio Martina continuando ad insistere sul fatto che le per le presidenze delle Camere servono figure di garanzia.

Ma anche che l'accordo sulle Assemblee è totalmente estraneo a eventuali futuri accordi di Governo. Che la situazione sia ancora lontana dal maturare lo dimostra il Pd che, è bene ricordarlo, rimane il secondo partito del Paese. Oggi Martina ha premesso che i Dem non saliranno sull'Aventino ma anche detto senza mezzi termini che "un governo M5s-Lega è pericoloso per il Paese". "Incalzeremo, proporremo, non staremo a guardare", ha assicurato. Ma dietro tutto ciò rimane l'incubo di cui tutti hanno paura: il ritorno alle urne. Sarà forse il motore almeno per un Governo di scopo?

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza