/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Indiana Kaur, il mio 'Milk and Honey'

Indiana Kaur, il mio 'Milk and Honey'

L'Autrice, la liberazione sia personale e comunitaria

ROMA, 08 marzo 2017, 13:10

Mauretta Capuano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

    RUPI KAUR, MILK AND HONEY (TRE60, PP 208, EURO 12). L'amore, la perdita, il trauma, la violenza e la guarigione visti e vissuti da una giovane donna. L'indiana Rupi Kaur li racconta con parole dure e tenere in testi di poesia e di rinascita raccolti in 'Milk and honey', accompagnato da suoi disegni, che esce in Italia per la casa editrice Tre60, nella traduzione di Alessandro Storti. "La liberazione deve essere sia personale, sia comunitaria" dice la scrittrice parlando dell'8 marzo. Il libro è diventato un fenomeno editoriale da un milione di copie negli Stati Uniti dove è uscito nel 2015 dopo essere stato autopubblicato nel 2014 dall'autrice che ha quasi un milione di follower su Instagram, ed ora è in corso di pubblicazione in diversi paesi. Diviso in quattro parti: il ferire, l'amare, lo spezzare, il guarire, 'Milk and honey' è un viaggio emotivo nell'amore che parte dal "desiderio di superare i traumi e le paure" dice l'autrice e scrive nel libro: "Il modo in cui ti ami e'/il modo in cui insegni ad altri/ad amarti". "Solo quando ho finito il libro - racconta - ho deciso di dividerlo in quattro parti. Avevo tante poesie e non sapevo bene come disporle. Alla fine sono diventate una linea narrativa su una ragazza che porta ancora i traumi dell'infanzia. Nonostante le difficoltà, da giovane donna continua ad avere belle esperienze dell'amore e della sessualità. Attraversa il dispiacere e si dedica all'amore e al superamento, fino ad approdare a uno stato di accettazione. Alla fine del libro, è una ragazza pronta a cominciare il suo viaggio" spiega Rupi Kaur, 25 anni, che è nata nel Punjab ma si è trasferita giovanissima in Canada con i suoi genitori, ha studiato all'University of Waterloo e ora vive a Brampton, nell'Ontario.
    Diventata un simbolo e un punto di riferimento per le donne della sua generazione anche grazie al progetto fotografico 'Period', un viaggio per immagini nel tema tabù delle mestruazioni che ha fatto molto discutere, soprattutto dopo che Instagram ha censurato una delle fotografie postate da Rupi sul suo account, la scrittrice ha acceso dibattiti con i suoi lavori che ha cominciato a pubblicare sui social media. Per Rupi "fare poesia è profondamente catartico. Mi tiene con i piedi per terra. Leggerla ha lo stesso effetto. La poesia non è fatta solo di parole su carta. A farcene innamorare è l'emozione che quelle parole strappano al nostro stomaco, l'emozione che non è descritta da nessuna delle parole che leggiamo o scriviamo, ma alla quale le parole possono guidarci" sottolinea. Così in 'donne di colore' scrive: "le nostre schiene/raccontano storie/che nessun/dorso di libro/regge". E ancora: "devi smetterla/di cercare i perche' a un certo punto/ devi lasciar perdere".
    L'invito della Kaur alle donne, e prima di tutto a se stessa, è di volerci bene così come siamo: "Ho passato tutta la vita a sforzarmi di accettare me stessa. È stata dura. E ho visto che lo è anche per le donne che mi circondano. Tutto ciò che ci troviamo davanti - società, media, relazioni - ci dice che non andiamo abbastanza bene. Scrivere è stato un modo per insegnare a me stessa ad amarmi. Io ho cominciato a scrivere per accettare me stessa, e voglio che lo facciano anche le altre donne. Mi addolora moltissimo vedere persone che non si accorgono del proprio valore. Voglio che si rendano conto di quanto sono potenti. Spero che lo capiscano anche gli uomini".
    Anche per questo resta importante per la giovane scrittrice la Giornata Internazionale della Donna istituita nel 1911.
    "Penso che la celebrazione dell'essere donna continuerà a essere importante per molto, molto tempo ancora. C'è parecchio da fare, per arrivare al giorno in cui tutti i generi saranno non solo considerati alla pari ma anche trattati come tali, dalla legge, dalla società e dall'industria. È una lotta continua, radicata in migliaia di anni di asservimento. E i problemi sono tantissimi: dall'accettare se stesse, al fenomeno delle spose bambine, dall'amare se stesse, alla tratta delle donne. In certi casi pervadono l'intera società, altre volte si localizzano proprio davanti al nostro naso, in tutta la loro crudezza".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza