Mentre cresce l'attesa a Cannes per
Francis Ford Coppola che ritorna a gareggiare per la Palma d'oro
con Megalopolis, il produttore esecutivo del film, Darren
Demeter, è dovuto intervenire per difendere il celebre regista
americano dalle accuse di comportamenti inappropriati emerse in
un lungo articolo del quotidiano britannico Guardian, firmato
dal critico cinematografico Steve Rose.
Secondo diverse fonti anonime all'interno del cast durante le
riprese dell'ambiziosa pellicola, Coppola, 85 anni, si sarebbe
lasciato andare a una serie di comportamenti inappropriati, da
"vecchia scuola", in particolare nei confronti delle comparse,
facendo sedere alcune donne sulle ginocchia e, durante una scena
all'interno di un night club, avrebbe cercato di baciare delle
ragazze in topless per "mettere gli attori nell'umore giusto".
Demeter ha difeso il comportamento del regista, affermando
che rientrava pienamente nella necessità di spiegare al meglio
la scena, "molto importante per il film", oltre a sottolineare
che Coppola "non è mai stato a conoscenza di alcuna denuncia di
molestie o comportamenti scorretti durante il progetto".
Nell'articolo apparso sul Guardian, il critico ha
sottolineato come Coppola abbia speso metà della sua vita e 120
milioni di dollari del suo denaro per realizzare con Megalopolis
la sua epopea di fantascienza, ma alcuni membri della troupe
hanno messo in dubbio metodi come in certi casi
l'improvvisazione e la mancanza di organizzazione
nell'affrontare un progetto tanto ambizioso. Del resto anche la
realizzazione del suo capolavoro sulla guerra in Vietnam,
Apocalypse Now, è stato segnato da una serie di problemi e
ritardi entrati nella storia del cinema.
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