Un tris di opere che si parlano
entrando l'una dentro l'altra: Il Trittico di Giacomo Puccini
(Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi) approda all'Opera
di Roma, nella versione firmata da Damiano Michieletto e con la
direzione di Daniele Rustioni. Dopo le rappresentazioni del 1947
e del 2002, la partitura pucciniana torna al Costanzi, dal 17 al
24 aprile: una sorta di ritorno a casa, se si considera che Il
Trittico ebbe proprio qui la sua prima europea a cui partecipò
Puccini stesso, l'11/1/1919, dopo il debutto americano avvenuto
l'anno precedente a New York.
L'idea che sottende la rappresentazione è di creare un
contatto tra le vicende narrate, apparentemente inconciliabili:
"Sono storie diverse, ma ho cercato di legarle utilizzando temi
ricorrenti", ha detto il regista, che ha inserito dei link anche
a livello estetico, per far rimanere il pubblico sempre "dentro
al racconto".
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