"Felice come un francese a Napoli":
questo il titolo di un'intervista realizzata dal quotidiano
francese Le Monde a Sylvain Bellenger, il nuovo direttore del
Museo Capodimonte, che dirige con "entusiasmo" dal 2015. Il
giorno della sua investitura, racconta, trovò pure une scatola
di cioccolatini offerta dal personale e accompagnata dal
biglietto: "Benvenuto direttore". "Essere francesi è un
vantaggio - dice oggi lui - abbiamo una buona reputazione in
materia di gestione e non possiamo essere sospettati di
raccomandazioni. Per un italiano del Nord imporsi a Napoli
sarebbe stato più difficile". Il suo obiettivo è semplice: fare
di Capodimonte uno dei musei più frequentati d'Italia. Nel 2015,
sono venuti a visitarlo in 150.000. "Bisognerebbe arrivare a un
milione", dice. E il primo passo, precisa, è "far conoscere
Capodimonte ai napoletani stessi".
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