Un occhio alla tradizione, con una variante appetitosa, crea la linea Beautiful, che lo chef pizzaiolo Alessandro Traina propone da circa un anno alla sua esigente clientela. In questa carrellata di novità fa sposare la base della pizza con farine semiintegrali con ingredienti innovativi, ad esempio, la mozzarella, prodotta con un antico metodo di lavorazione a latte crudo, che ne preserva il sapore di pascolo.
La friabilità della pasta base della pizza si presta alla realizzazione di piatti inconsueti, come la pizza fungo, diventata l’emblema della casa. Si tratta di un vero e proprio fungo, con gambo, farcito di formaggio spalmabile, funghi porcini e speck dell’Alto Adige, e cappello, su cui viene fatto colare parmigiano reggiano fuso, decorato con aceto balsamico, il tutto servito su scaglie di grana. Un altro accostamento particolare, può essere considerato quello con la mortadella di Bologna, marchio igp, tagliata a fettine sottilissime, servita con spicchi di limone e granella di pistacchi di Bronte, su un tagliere. Entrambe le pizze fanno parte della nuova linea “beautiful”, proposta dal ristorante dopo un’attenta ricerca e varie sperimentazioni, insieme a Vincenzo Giammarinaro.
“Dal 2012 – afferma Alessandro Traina – ho capito che il successo di una azienda che opera nel campo della ristorazione, è saper differenziare i prodotti, proponendo piatti alternativi e di sicuro successo per bontà e particolarità nelle presentazioni. I prodotti utilizzati devono essere un riflesso del meglio che la natura ci offre. Solo studiando la natura si riesce ad avere un prodotto di eccellenza”. Ed è questa sua continua voglia di imparare, che lo porta a frequentare periodicamente, corsi di formazione presso la “Scuola Maestri pizzaioli professional” di Palermo, dove si apprendono nuove tecniche e soprattutto si viene a conoscenza delle caratteristiche organolettiche dei prodotti e dei processi enzimatici.