(ANSA) - MILANO, 24 GIU - E' di 20 miliardi di euro l'anno, solo
per le installazioni, il potenziale giro d'affari legato al
mondo dell'efficienza energetica che si svilupperà in Italia da
qui al 2020. Il dato, da uno studio del Politecnico di Milano, è
emerso nel convegno 'Può l'efficienza energetica in Italia
attrarre capitali esteri? Il caso Enerqos', in cui si sono
confrontati esperti del settore sulle prospettive di mercato
legate al mondo dell'efficienza energetica e sulla possibilità
di attrarre investimenti dall'estero.
"L'Italia è un mercato potenzialmente attrattivo - ha
spiegato l'amministratore delegato del fondo private equity
inglese Climate Change Capital, Franco Hauri, che di recente ha
investito in Italia in Enerqos spa, specializzata in soluzioni
di efficienza energetica per imprese - i costi alti dell'energia
e una struttura economica formata da tante piccole medie imprese
rende favorevole un investimento nel campo dell'efficienza
energetica". Incertezza normativa nel campo dell'energia e
complessità burocratica "possono essere un freno agli
investimenti in Italia - ha continuato - come la scelta del
governo di ridurre gli incentivi al fotovoltaico, che rischia di
essere un autogoal per la crescita economica del Paese e delle
imprese che perdono in competitività".
Il costo dell'energia per un'impresa rappresenta il 5-10 per
cento di quelli totali e "diventa spesso un'esigenza quella di
ridurre la spesa - ha detto il presidente di Enerqos, Giorgio
Pucci - per questo proponiamo soluzioni che si ripagano in due
anni, in cui l'investimento per l'impianto (pompe di calore, a
biomassa legnosa) lo facciamo noi e l'azienda lo ripaga con una
parte del risparmio che l'impianto stesso produce".
L'Italia deve essere "in prima fila sulle soluzioni di
efficientamento energetico - ha aggiunto Bruno Pavesi,
consigliere delegato Università Bocconi - proprio perchè è
carente di altre fonti energetiche. Sono investimenti che
possono far ripartire economia e attrarre capitali esteri".
(ANSA).