BOLOGNA, 26 DIC 2018 - Simone Inzaghi non fa sconti né regali al fratello Filippo. Tutt'altro: la Lazio passa al Dall'Ara, si conferma quarta in zona Champions League, allunga a +3 in classifica sul Milan e scuote nuovamente la panchina del tecnico rossoblù, che non riesce a cambiare il volto di Bologna sempre più terzultimo, senza vittorie dal 30 settembre. Basta un colpo di testa di Luiz Felipe a regalare alla Lazio i tre punti, senza neanche dover spingere sull'acceleratore. Nel recupero poi raddoppia Lulic.
Santo Stefano in famiglia allo stadio, per i due fratelli, che al momento dell'arrivo salgono per qualche minuto in tribuna insieme per salutare papà Giancarlo, mamma Marina e i familiari presenti. Poi ognuno per la propria strada, ben differente. Simone fa turn over rinunciando a Immobile, Parolo e Wallace e Badelj. Lo fa pure Filippo, ma per contingenza: rispetto a Parma, rientra Poli, ma il tecnico del Bologna deve fare i conti con i forfait di Dzemaili e Falcinelli, oltre che con un Pulgar non ancora in condizione e in panchina e rinuncia ai giocatori di qualità Destro, Palacio e Orsolini. La Lazio fa la partita dal primo minuto, il Bologna prova a essere un po' meno rinunciatario rispetto agli ultimi pareggi per 0-0 con Milan e Parma, ma nel primo tempo è tutto in un paio di ripartenze targate Poli e Svanberg, e in un tiro a fil di palo di Okwonkwo. I biancocelesti, invece, costruiscono, vanno al tiro pericolosamente con Luis Alberto e Caicedo e alla fine trovano il gol su calcio d'angolo con un colpo di testa di Luiz Felipe, colpevolmente dimenticato da Mattiello.
La Lazio protesta per un mani di Danilo su una conclusione di Caicedo sul finire del primo tempo, ma l'arbitro sorvola. I biancocelesti, però non affondano. Nella ripresa così il Bologna inserisce Orsolini e Palacio e passa al 4-4-2 per cercare di cambiare volto e inerzia alla gara. Missione fallita. Anche perché cambia uomini e passo anche la Lazio, con gli innesti di Parolo e Immobile, vicino al raddoppio al 20' della ripresa, quando il suo diagonale viene deviato in angolo da Danilo. Neppure il cambio di modulo scuote il Bologna, che è tutto in un debole colpo di testa di Orsolini.
Filippo Inzaghi tenta il tutto per tutto, sbilanciando la squadra e inserendo Destro per Poli, passando al 4-3-3. Ma neppure il secondo cambio di modulo serve ai rossoblù, in totale confusione, con un tecnico in bilico e soprattutto a caccia di rinforzi in vista del mercato, per tentare di salvare la stagione. Nel recupero arriva il raddoppio di Lulic, su sviluppi di corner e spizzata di Luiz Felipe, mentre la curva Bulgarelli fischia e contesta i rossoblù.
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