Il mistero della Grande Macchia Rossa di Giove sembra infittirsi man mano che diventa più piccola: nuove osservazioni mostrano che mentre l'area coperta diminuisce, la gigantesca tempesta sta aumentando in altezza. Le misurazioni fatte da un gruppo di ricercatori del Goddard Space Flight Center della Nasa e pubblicate sull'Astronomical Journal indicano che la macchia potrebbe continuare a contrarsi fino a scomparire del tutto.
Fonte: Goddard Space Flight Center della Nasa
Il primo avvistamento confermato della Grande Macchia Rossa di Giove risale al 1831 e la sua prima misurazione al 1878. I ricercatori guidati da Amy Simon hanno quindi potuto attingere ad un ricco archivio di osservazioni storiche, combinando i dati con quelli ottenuti grazie alle missioni spaziali Voyager del 1979 e soprattutto al Telescopio Spaziale Hubble della Nasa. In questo modo hanno potuto ripercorrere l'evoluzione della tempesta, analizzando dimensione, forma, colore e velocità di spostamento.
I ricercatori hanno scoperto che la Grande Macchia Rossa ha cominciato a muoversi verso ovest più velocemente e hanno confermato la costante riduzione delle dimensioni: nel 1878 era grande più del triplo della Terra, mentre ora ha circa la stessa grandezza. Proprio a causa di questa contrazione i ricercatori si aspettavano che la velocità di rotazione della tempesta fosse aumentata, un po' come una pattinatrice sul ghiaccio che gira più velocemente quando raccoglie le braccia vicine al corpo. Invece la macchia non sta ruotando più velocemente ma si sta allungando in altezza, diventando anche di un arancione più intenso.
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