"E' stata una giornata ricca di
contenuti e che racchiude il senso profondo delle istituzioni,
chiamate alla costruzione della società del domani": così la
presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella
Porzi, che ha aperto le porte di Palazzo Cesaroni alla tappa
finale del progetto "Sulle orme di Giovanni" dell'Itts Volta di
Perugia, al quale ha partecipato anche la sorella del giudice,
Maria Falcone. "Gran parte della mia azione amministrativa - ha
spiegato Porzi - è stata legata e dedicata alla costruzione di
progetti per la legalità. Le ultime dichiarazioni del
procuratore De Ficchy dimostrano quanto bisogno ci sia di un
lavoro in questo senso, volto a strutturare una cultura della
legalità sempre più radicata. Anche l'Umbria non è immune e noi,
amministratori della cosa pubblica, siamo chiamati a passare
dalla sensibilizzazione alla creazione della cultura della
legalità. Il confronto con i ragazzi dimostra che ci sono tutti
gli elementi per la costruzione di una società salda e
improntata alla legalità". Dalla presidente - riferisce Palazzo
Cesaroni - poi un "grazie agli insegnanti e ai dirigenti che
hanno dedicato ore curriculari a questo percorso, convinti che
fosse tempo ben impiegato a favorire processi di educazione e
formazione". "Un grazie ovviamente - ha aggiunto - anche alla
Fondazione Falcone e alla sua presidente Maria". "Siamo una
delle poche scuole - ha detto la dirigente scolastica Rita
Coccia - che ha inserito nelle loro competenze e curricula
l'educazione ala cittadinanza perché crediamo nello Stato come
ci ha creduto Giovanni". Ai ragazzi anche il saluto del
presidente della Commissione Antimafia, Giacomo Leonelli, al
quale i ragazzi hanno offerto alcuni loghi, realizzati nel corso
delle loro attività. "Grazie a Giovanni e grazie ai tanti
insegnanti che, con attività e giornate come quella di oggi, mi
aiutano ad andare avanti" ha detto la professoressa Falcone. "Il
dolore per aver perso un fratello eccezionale era tanto - ha
proseguito - e, accanto a questo, ho dovuto provare lo
scoraggiamento della cittadina italiana che vedeva
l'impossibilità di raggiungere un'Italia migliore. In quel
momento mi fu di conforto ricordare le parole di Giovanni che
diceva sempre che la mafia sarebbe stata vinta solo se la
società sarebbe stata cambiata. E solo l'educazione può creare
una società diversa". La professoressa Falcone ha proseguito
ricordando che il fratello Giovanni era cresciuto con il culto
della democrazia e ha cercato in tutti i modi di proteggerla.
"La mafia e la criminalità - ha detto Maria Falcone - sono il
pericolo più grande per la democrazia. Voi studenti siete il
futuro e dovrete essere il baluardo contro questi pericoli.
Abbiamo la possibilità di migliorare, non possiamo permetterci
di piangere". I lavori presentati sono stati: per il 5 BM un
video in ricordo del viaggio a Palermo del maggio scorso, per il
3B indirizzo grafico una locandina, la 3A un sito web, il 3A
meccanica una riflessione scritta, il 3A grafica una intervista
realizzata ai compagni, il 3B Elettronica una inchiesta, il 3A
chimica un video sull'Ecomafia, il 3B chimica un video in cui
viene simulato un atteggiamento illegale, il 3C Meccanica un
video, il 3A elettronica alcune slide e il 3B M il video che ha
vinto la selezione regionale del Bando Miur della Fondazione
Falcone di quest'anno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA