Si moltiplicano le firme in calce
all'appello lanciato nei giorni scorsi da Don Luigi Ciotti e da
un gruppo di cronisti minacciati, tra i quali Federica Angeli,
Michele Albanese, Lirio Abbate, Paolo Borrometi, Sandro Ruotolo.
All'appello, tra gli altri, hanno immediatamente aderito la
Federazione della Stampa, l'Ordine dei Giornalisti, l'Usigrai,
Articolo 21, Libera Informazione, Ossigeno, No Bavaglio e decine
e decine di giornaliste e giornalisti.
Nell'appello, tra l'altro, si chiede ai direttori di tutte le
testate italiane di riprendere le inchieste dei cronisti
minacciati, di "illuminare" i luoghi della mafia e del malaffare
e di promuovere, nella settimana tra il 25 aprile l'1 maggio,
una campagna straordinaria per rimettere al centro dell'agenda
politica e mediatica il tema del contrasto alle mafie e alla
corruzione.
Nei giorni scorsi, avevano già risposto: il direttore della
TGR, Vincenzo Morgante, il direttore di Rai News 24, Antonio Di
Bella, il direttore del quotidiano Alto Adige, Alberto Faustini,
il direttore de La Nuova Sardegna, Antonio Di Rosa. Tra ieri e
oggi hanno dato la loro adesione la presidente della Rai, Monica
Maggioni, il direttore generale, Mario Orfeo, il direttore
dell'Ansa, Luigi Contu, il direttore news di Tv2000, Lucio
Brunelli, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, il
direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso, il
direttore di Radio Radicale, Alessio Falconio, la direttrice di
Rai Storia, Silvia Calandrelli, e il direttore della rivista San
Francesco, padre Enzo Fortunato.
La raccolta delle adesioni prosegue sui siti della Federazione
Nazionale della Stampa, dell'Ordine dei Giornalisti,
dell'Usigrai e di Articolo 21.
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