Nei sopralluoghi per girare a Palermo,
c'è stato anche qualcuno che ha quasi insultato lo staff per la
scelta di un film su Libero Grassi attaccando la figura
dell'imprenditore ucciso nell'agosto del 1991 per essersi
ribellato alla mafia. Lo racconta il regista Graziano Diana che
oggi ha presentato, con la produzione Taoduefilm, il cast e il
direttore di Canale 5, 'A testa alta-Libero Grassi', in onda
domenica sulla rete Mediaset. "Una coppia ci ha aspettato fuori
dal Modello e poi ce ne ha dette di tutti i colori - ha detto
riferendosi ad un quartiere del capoluogo siciliano - ma è
l'unico fastidio che abbiamo avuto". Libero Grassi è il primo
libero sognatore (così si chiama la serie) di 4 storie di cui
sono protagonisti persone che sono morte per il loro impegno o
adempiendo al loro dovere. Come Emanuela Loi, la poliziotta
24/enne dilaniata dall'esplosione per l'attentato al giudice
Paolo Borsellino il 19 luglio del 1992. O Mario Francese, il
giornalista del 'Giornale di Sicilia' per cui scriveva articoli
sull'attività dei Corleonesi, ucciso nel gennaio 1979 e, infine
Renata Fonte, incorruttibile assessore di un comune nel Salento,
ammazzata nel 1984. Nel ruolo di Libero Grassi, l'attore Giorgio
Tirabassi, che non si cala per la prima volta nei panni di un
eroe. " Quando interpretai Borsellino ero terrorizzato, poi
leggendo una sua frase sulla paura mi ci son buttato - ha
raccontato oggi - In questo lavoro su Grassi sono stato molto
più sereno, penso sia stato una persona di una lucidità
incredibile, un eroe con un grande coraggio che io non avrei mai
avuto al suo posto, io il pizzo lo avrei pagato subito,
addirittura in anticipo, ma io faccio l'attore". 'A testa alta'
è stato girato nei luoghi dove l'imprenditore viveva e
frequentava. Per le riprese in casa è stata utilizzata la vera
abitazione dei Grassi, messa a disposizione dalla moglie Pina
(morta un paio di anni fa e alla quale il film è dedicato) e
riallestita nell'arredamento di allora dalla figlia Alice e
Davide, che stanno portando avanti l'attività imprenditoriale
del padre. Pina è interpretata dall'attrice Michela Cescon,
mentre Diane Fleri è Alice (''ci siamo sentire spessissimo in
questi mesi - ha detto - appena mi ha ha visto ha detto che mi
somigliava molto alla mia età''). Nel film emerge un Libero
Grassi deciso anche se spaventato e preoccupato quando teme di
restare isolato dopo le sue denunce. Ma che crede anche nel
valore della comunicazione e per questo accetta di andare alla
trasmissione di Michele Santoro 'Samarcanda', la cui puntata
viene riproposta nella fiction con l'unica differenza che c'è
Tirabassi al posto dell'imprenditore. "Questo progetto si
inserisce nel nostro lungo curriculum di impegno civile, da
sempre vogliamo raccontare storie esemplari - ha detto il
produttore Pietro Valsecchi - Il nostro obiettivo è portare
questi film anche nelle scuole". "Mandare sullo schermo storie
come queste è un compito che dobbiamo avere come editori - ha
aggiunto il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri - Un compito
che per noi ha un particolare significato perché abbiamo un
pubblico più giovane, al quale raccontare storie che non devono
essere dimenticate".
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