Erano destinati ai festeggiamenti
di Capodanno i 13 mila fuochi d'artificio sequestrati dalla
guardia di finanza a Beinasco, comune della cintura torinese.
Erano nascosti dietro crocchette per cani e insetticidi, in un
negozio per animali. Tre le persone denunciate che, spiegano le
fiamme gialle, rischiano ora condanne superiori ad un anno di
reclusione.
I tre sono accusati di avere omesso tutte le misure di
sicurezza previste per lo stoccaggio dell'ingente quantitativo
di fuochi d'artificio, tra cui i famosi bengala e le fontane
luminose in batteria che nei prossimi giorni verranno fatti
brillare dagli artificieri.
Sono in corso accertamenti sulla provenienza degli artifizi
pirotecnici, privi della marcatura 'CE' di conformità e che
richiedono una idonea abilitazione per la vendita e la
movimentazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA