La passione per lo sport e la lotta
alla malattia. Sono questi gli aspetti che accomunano i 250
ragazzi, provenienti da una trentina di centri oncologici
europei, che scenderanno in campo sabato 13 maggio per la
Winners Cup. Il torneo di calcio, dedicato a chi è o è stato in
cura per un tumore, si disputerà al 'Konami youth develompent
centre in memory of Giacinto Facchetti', casa del settore
giovanile dell'Inter in via Sbarbaro a Milano.
Di età compresa tra i 15 e i 20 anni, i calciatori e le
calciatrici saranno divisi in 16 squadre di cui 6 straniere
(Francia, Germania, Spagna, Grecia, Belgio e Olanda) e 10
italiane (Milano-Monza, Bari-Lecce, Catania-Palermo,
Genova-Torino, Trento-Padova, Bologna-Rimini-Modena,
Pisa-Firenze, Aviano-Udine-Trieste, Napoli-Perugia, Roma).
Un'iniziativa "meravigliosa" che dimostra "l'attenzione che da
sempre viene posta dalla società nerazzurra alle tematiche
sociali", sottolinea Javier Zanetti, vice presidente di Fc
Internazionale Milano, società organizzatrice dell'evento.
"L'inter crede a questo progetto - aggiunge - perché crede nello
sport come strumento di inclusione sociale, come sostegno
emotivo e psicologico alle passioni, come messaggio universale
di fratellanza".
Ideato da Andrea Ferrari, oncologo pediatra dell'Istituto
nazionale dei tumori di Milano, il torneo è alla quarta edizione
dopo lo stop imposto dalla pandemia. "La Winners Cup - spiega il
medico - è un evento unico al mondo, una festa meravigliosa per
ragazze e ragazzi che stanno passando, o che hanno passato, un
periodo così difficile". L'obiettivo è quello "di attirare
l'attenzione di tutti sul fatto che gli adolescenti sono
pazienti particolari, in un'età di mezzo tra l'oncologia
pediatrica e quella dell'adulto. E questo, a volte, rende
difficile l'accesso alle cure e l'inclusione nei protocolli
clinici".
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