Con in ritorno dei bambini sui banchi
di scuola, si riapre, a colpi di ricorsi e di carte bollate, la
guerra tra i genitori delle scuole materna ed elementare Cairoli
e San Giuseppe e le compagni telefoniche Telecom, Vodafone e
Wind che hanno istallato alcuni anni fa tre antenne per la
telefonia a pochi metri dalla scuola Cairoli, nel quartiere
Prati Trionfale, che rientra nel I Municipio.
Dopo la sentenza del Tar del giugno scorso, che dà ragione ai
genitori degli allievi, le antenne, come ha accertato l'Arpa
nelle scorse settimane, sono rimaste accese. Il I Municipio ha
quindi inviato ieri ai gestori delle compagnie telefoniche una
ingiunzione a rimuovere o demolire le opere, dando loro 90
giorni per farlo. Le compagnie possono ovviamente presentare
ricorso.
"Spiace che l'amministrazione abbia atteso la sentenza del TAR
per prendere atto di un problema che rappresenta anche una
questione di salute pubblica - spiegano gli avvocati Antonio
Talladira e Loredana Alcamo, che difendono i bambini e le loro
famiglie, oltre ai residenti della zona - una volta acclarato
che le antenne sono poste a meno di 100 metri da ben tre scuole,
in violazione di un Regolamento comunale, da una amministrazione
centrale guidata da una donna e da una mamma ci aspettavamo una
maggiore sensibilità verso la salute dei bambini. Attendiamo la
rimozione delle opere e che, qualora le compagnie non
ottemperino, il Comune intervenga coattivamente demolendone come
previsto dalla legge. Nel frattempo la Wind ci ha palesato la
volontà di insistere nel volersi avvalere di quelle antenne
nonostante il mancato rispetto dei 100 metri del Regolamento
Comunale, appellando la sentenza del TAR. Siamo pronti a
continuare la nostra battaglia al Consiglio di Stato augurandoci
di dover combattere solo contro le compagnie telefoniche, che
portato avanti il loro profitto, e non più contro
l'amministrazione di Roma Capitale che deve rappresentare gli
interessi della collettività". I genitori ne hanno anche per la
presidente del I Municipio, Sabina Alfonsi. "Basterebbe che la
presidente Alfonsi firmasse la revoca dell'autorizzazione alle
compagnie telefoniche - dicono - ha tutti i poteri per farlo,
anche visto che la sentenza del Tar dà ragione ai genitori e che
c'è un evidente motivo di salute pubblica".
Dal canto suo, il presidente della Commissione Scuola del I
Municipio, Jacopo Scatà (Pd), esprime "grande soddisfazione per
la decisione assunta dall'Ufficio tecnico del Municipio, che
ringrazia vivamente. Finalmente, dopo anni di battaglie ed una
sentenza favorevole del Tar - spiega Scatà - si vede la luce in
fondo al tunnel".
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