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In Italia la scuola aiuta apprendimento

In Italia la scuola aiuta apprendimento

Con 'Fare scuola' novità in 60 istituti, ora in quelli sisma

ROMA, 15 marzo 2018, 15:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ambienti rinnovati grazie al colore, cortili riorganizzati e trasformati in giardini d'inverno, ingressi delle scuole che diventano piazze come luoghi di incontro, laboratori didattici ammodernati perchè l'apprendimento e l'educazione passano anche attraverso i luoghi che possono favorire o, al contrario, ostacolare il rapporto tra insegnanti e allievi, tra insegnamento e apprendimento, soprattutto in aree di disagio sociale. Un obiettivo, questo, che è stato raggiunto in 50 istituti italiani, 60 entro l'estate, grazie al progetto 'Fare scuola' nato tre anni fa dalla collaborazione tra Enel Cuore onlus e la fondazione Reggio Children-centro Loris Malaguzzi.
    Al Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma-Maxxi, che sarà destinatario di un intervento di collaborazione sugli spazi, è stato presentato il progetto che ha coinvolto 26 architetti, 140 insegnanti e dirigenti scolastici e, soprattutto, 9300 bambini delle scuole primarie e dell'infanzia. "È un percorso che vogliamo continuare - ha spiegato Patrizia Grieco, presidente dell'Enel - e per questo motivo proseguiremo in altre 10 scuole scelte nelle zone colpite lo scorso anno dal sisma con interventi che saranno ultimati nel 2019".
    La prima parte dell'intervento, triennale, ha coinvolto scuole di tutta Italia, tra cui tre istituti nel Lazio a Ostia, nella zona periferica di Ponte di Nona e a Viterbo, cinque in Sicilia, tre in Veneto e quattro in Abruzzo.
    Il filo conduttore dei diversi interventi è lo spazio che può parlare con la grammatica sensoriale, con nuove geometrie pensate per trasmettere un messaggio con le forme e con I colori per creare aule e luoghi accoglienti che ricreino situazioni in cui I bambini si sentono a proprio agio. "Lo spazio parla, condiziona, consente, inibisce, lo spazio non contiene il pensiero ma è parte stessa del pensiero", ha spiegato Carla Rinaldi, presidente della fondazione Reggio Children.
    "Quella delle best practice è una capacità che ci si riconosce - ha detto la presidente della fondazione Maxxi Giovanna Melandri - qui proveremo a ripensare gli spazi e laboratori insieme a 'Fare scuola' per progettare un ambiente che possa favorire ulteriore ricerca con al centro l'idea degli spazi".
   

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