"Rispetto a quattro anni fa l'Agenzia
ha quadruplicato la sua capacità di destinare gli immobili. Il
nostro lavoro è migliorato grazie alla digitalizzazione dei dati
e attraverso le conferenze di servizio. Aggredire i patrimoni
mafiosi è uno strumento di lotta alla mafia. La battaglia alla
mafia passa anche dal riutilizzo di questi beni e la loro
restituzione alla comunità". Lo ha spiegato il prefetto Ennio
Mario Sodano, direttore dell'Agenzia nazionale per
l'amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e
confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) che ha
presentato i dati della propria attività a Bologna, durante
un'iniziativa organizzata dalla Fondazione Fico. Sono 30.360 gli
immobili e 3.784 le aziende sequestrati o confiscati nel nostro
Paese, destinati o da destinare, per effetto della normativa per
il contrasto della criminalità organizzata. Al 31 dicembre 2017
- spiega una nota - sono stati oltre 13mila gli immobili
destinati: il 60% sono unità immobiliari, il 30% terreni. Oltre
il 95% è concentrato in 8 regioni, ai primi posti: Sicilia
(40%), Calabria (17%) e Campania (14%). Destinate oltre 870
imprese. I beni da destinare, dati in gestione temporanea
all'Agenzia, sono oltre 17mila le aziende 2.900 con
concentrazione nei settori delle costruzioni, commercio e
attività immobiliari.
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