È iniziato il "Viaggio destino
memoria" degli studenti degli Istituti superiori di Bologna
(Sabin, Aldini Valeriani, Serpieri, Rosa Luxemburg), un progetto
che ha partecipato e vinto il bando del ministero
dell'Istruzione per "fare memoria nelle nostre scuole del
periodo stragista, dagli anni Sessanta in poi, nel nostro
Paese". Progetto che è stato pensato assieme all'Associazione
dei parenti delle vittime sella Strage di Ustica.
"L'obiettivo - spiega Daria Bonfietti, presidente
dell'Associazione - è incontrare, oltre alla vicenda di Ustica,
le altre storie del quartiere Navile, dove sono situate le
scuole, per farne materia di un evento collocato nel quadro
delle iniziative per ricordare il 38/mo anniversario della
strage di Ustica".
I giovani studenti hanno cominciato a prendere conoscenza,
attraverso incontri con testimoni, visite ai luoghi e
partecipazione a lezioni circostanziate, di eventi storici che
non sempre sono previsti nella normale programmazione
scolastica.
Con visite al Museo per la memoria di Ustica e con la
testimonianza diretta di Alberto Capolungo, figlio di una delle
vittime della tragica vicenda della Uno Bianca, gli studenti
hanno conosciuto episodi degli anni '80 e '90 che hanno colpito
la comunità bolognese, seminando vittime proprio nel quartiere.
Intanto con la collaborazione diretta di studiosi dell'Istituto
Parri, di esponenti della comunità Ebraica e di partigiani
dell'Anpi, i docenti stanno affrontando nelle classi i temi più
generali dell'antifascismo, della Resistenza e della Shoah.
Mentre nelle ore pomeridiane sono già iniziati i laboratori
proprio per la messa in scena di un testo, per la realizzazione
di materiali scenografici e la produzione di lavori per la
comunicazione e la documentazione delle varie esperienze
nell'intero percorso fino a fine giugno 2018.
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