Il fenomeno delle baby
gang "merita un momento di grande e seria riflessione" intorno
al quale "bisogna cogliere i nodi e le contraddizioni e, nello
stesso tempo, cercare di capire cosa si può fare". Lo ha detto
il presidente di 'Libera' don Luigi Ciotti intervenuto al
Cammino della Pace promosso dalle comunità parrocchiali del
dodicesimo decanato a Portici (Napoli).
"Credo che la strada sia quella della conoscenza che è la via
maestra del cambiamento", ha spiegato Ciotti, "e inoltre occorre
prendere coscienza che questo è un problema accentuato oggi
dalla dimensione virtuale che amplifica e penetra in tutti i
contesti con estrema velocità. Quello che dicevamo anni fa
rispetto agli adolescenti oggi viene tutto anticipato su ragazzi
di 11, 12, 13 e 14 anni". Del problema, ha annunciato Ciotti,
se ne discuterà dal 2 al 4 febbraio in un convegno a Roma con
rappresentanti di 'Libera', magistrati, educatori ed operatori.
"La scuola, per quella che è la sua parte, e la famiglia in
primo luogo sono i principali responsabili di un cammino
educativo ma non possono essere i soli. Ma il sogno che deve
però diventare impegno di tutti è la città educativa", ha detto
ancora.
"E' la dimensione dell'educare che deve chiamare in gioco
tutte le forze presenti nella città perché la città è un
organismo vivente. E la città, per vivere, ha bisogno del
contributo di tutte le sue componenti che devono reciprocamente
fecondarsi. Non deleghiamo solo alla famiglia o solo alla scuola
- ha concluso don Ciotti - ma chiediamoci come è possibile
costruire percorsi in cui tutte le componenti entrino in gioco".
(ANSA)
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