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Trame, 'Il coraggio di ogni giorno'

Trame, 'Il coraggio di ogni giorno'

Dal 20 al 24 giugno a Lamezia Terme, legalità attraverso cultura

CATANZARO, 13 giugno 2018, 16:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Torna il festival dei libri sulle mafie "Trame", giunto all'ottava edizione. Dal 20 al 24 giugno a Lamezia Terme cinque giorni saranno dedicati all'approfondimento di tematiche volte a diffondere il senso della legalità attraverso la cultura e l'intrattenimento. "Trame 8" è stato presentato alla stampa a Catanzaro nel corso di una conferenza alla cittadella regionale.
    Tema di quest'anno "Il coraggio di ogni giorno", quello "che - ha commentato Armando Caputo, presidente della Fondazione Trame - abbiamo sempre avuto e continueremo ad avere nel portare avanti questa nostra attività, che non è legato alla paura di parlare di mafia, ma alla difficoltà di riuscire e di resistere, nonostante lo sconforto che provoca la nostra terra. Quello di quest'anno sarà un festival un po' più complicato per la nostra città visto lo scioglimento, ma saprà essere spinta per la rinascita".
    Libri, dibattiti, spettacoli, proiezioni, musica, un vasto programma contrassegnato anche da alcune novità come la collaborazione con il Sindacato nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani che assegna il nastro d'argento e che quest'anno insieme a Trame ha attribuito il Nastro della legalità al film di Bruno Oliviero "Nato a Casal di Principe". Il Festival, inoltre, selezionato dal Mibact, approda anche tra gli appuntamenti dell'Anno europeo del patrimonio culturale, perché è il primo evento culturale dedicato ai libri sulle mafie. Esperienza che nel corso dell'anno scolastico viene portata sui banchi di scuola grazie ai percorsi #Tramedimemoria e #Trameoff, diversificati a seconda del grado di istruzione.
    "Più di mille scuole - ha spiegato Fabio Truzzolillo, ideatore di Trame di memoria - hanno visto il nostro lavoro e si sono confrontati con giornalisti e scrittori discutendo con livelli vari di mafia, di cosa sia la mafia e dei suoi effetti.
    Hanno realizzato interviste, studiato libri. Per i più piccoli invece la scrittura creativa e l'attuazione di giochi di ruolo di fatti realmente accaduti per far capire loro cosa si prova ad essere vittima o altro. La memoria per comprendere la mafia, la fantasia per sconfiggerla". Tutto questo lavoro si è tradotto nel libro "L'altra metà di Yusuf" che raccoglie il punto di vista dei bambini che hanno partecipato a questi percorsi sulla mafia.
    Da Nicola Gratteri, a Giovanni Bombardieri, ma anche Moni Ovadia, Massimo Bray e Ian Manook, i nomi degli ospiti sono tanti e non deludono le aspettative.
    "Trame - ha sottolineato Gaetano Savatteri, direttore artistico - è un festival di cultura. Noi cerchiamo di ragionare, di discutere di coraggio quotidiano in un posto dove la democrazia è sospesa. Trame cerca di rilasciare nel tempo lungo tossine benefiche in questo territorio. In un tempo di smarrimento e soprattutto di una certa antimafia molto proclamata e poco vissuta coerentemente".
    Alla conferenza era presente anche l'assessore regionale alla cultura Maria Francesca Corigliano che ha sostenuto come sia "giusto parlare di legalità nelle scuole dove si formano i cittadini, è una scelta di coscienza civica. Un metodo diverso di grande pregio perché attraverso i ragazzi si raggiungono anche i loro familiari. Il festival Trame e la sua importanza fuori regione è importante perché la lotta alla mafia deve partire dalla Calabria, perché se è vero che la 'ndrangheta nasce qui è vero anche che ora è diffusa anche altrove e non è più solo un problema della Calabria, quindi attraverso queste iniziativa si mostra la nostra lotta quotidiana".
   

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