San Luca è un comune della provincia
di Reggio Calabria di neanche 4000 anime. E' considerato il
cuore della Ndrangheta calabrese, teatro della tristemente
famosa "Faida di San Luca" ed è commissariato da anni anni. Per
le prossime elezioni del 10 giugno, nessuna lista è stata
presentata, dunque non si voterà. In questo scenario così
complicato, cittadini e organizzazioni della società civile
hanno trovato la forza e il coraggio di reagire e guardare
avanti. A partire dai più giovani, i ragazzi che vanno a scuola.
Così l'anno scorso è nato il progetto "Olimpiadi della
legalità" che mette insieme una serie di organizzazioni: Auser
Calabria, Auser "noi ci siamo" di Bovalino, la Cgil, l'Istituto
Comprensivo di San Luca, il Comune, l'Associazione Nazionale
Calciatori.
Sul campo dello stadio comunale di San Luca ragazzi dai 7 ai
13 anni non solo giocano a calcio ma si sperimentano in un vero
e proprio percorso educativo-sportivo dove al centro c'è la
legalità e la tutela della salute. Si corre, si suda, si
palleggia, ci si diverte ma soprattutto si impara a stare
insieme e a rispettare le regole. Un mix virtuoso e positivo di
educazione sportiva, inclusione sociale ed etica. Per il secondo
anno consecutivo, nei mesi di maggio e giugno, circa 150
ragazzi e ragazze delle scuole di San Luca trasformano
l'atmosfera del paese in cui vivono. La rivoluzionano. Il
programma è fitto, l'attività sportiva e quella educativa si
intrecciano. Gli allenamenti vengono utilizzati per associare la
tecnica del gioco ai valori proposti durante i laboratori
educativi che hanno come filo conduttore il fair play, il
rispetto delle persone, i diritti e i doveri. Lo staff tecnico
è formato da allenatori specializzati, danno man forte ex
calciatori e tecnici di lunga esperienza. Ma in queste
specialissime Olimpiadi non c'è solo lo sport. Diventano una
vetrina dove San Luca e i suoi abitanti possono esprimere
vitalità ed eccellenze culturali all'insegna del recupero delle
vecchie tradizioni. Ecco allora i laboratori di ceramica, di
artigianato, corsi per imparare l'antica arte della tessitura a
mano sotto la guida attenta ed esperta degli anziani. Così fra
un palleggio e l'altro, fra una manipolazione d'argilla e una
gara di calcetto, c'è tutta una comunità che ragiona su una
parola: legalità. "Le Olimpiadi di San Luca - dice Francesco
Mungari presidente di Auser Calabria - mescolando lo sport con
gli incontri culturali, sono in grado di trasmettere valori
positivi come l'osservanza delle regole non come l'eccezione
bensì come la normalità".
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