Rimarrà aperta almeno fino
al 29 marzo la mostra illustrata dedicata alle vittime innocenti
della 'ndrangheta, inaugurata questa sera a Reggio Calabria, a
palazzo San Giorgio, sede del Comune, dal sindaco, Giuseppe
Falcomatà, e dal referente regionale di Libera, don Ennio
Stamile.
La mostra riprende "il Diario della Memoria" della
giornalista Luciana De Luca, pubblicato ogni mercoledì dal
"Quotidiano del Sud".
"Quella di oggi - ha detto don Ennio Stamile - non è una
semplice mostra, ma un percorso attraverso la sofferenza e il
dolore di questi uomini, di queste donne. Abbiamo voluto con
forza raccontare queste storie. E sembrano non finire mai. Anche
in questa città c'è qualcuno che sta cercando di farla tornare
ad essere ciò che è stata in passato. Non lo permetteremo. Non
lo permetteranno le forze dell'ordine, che stanno facendo un
lavoro straordinario insieme alla magistratura. Non lo
permetterà la politica, non lo permetterà Libera, non lo
permetteranno i cittadini di questa città".
"Quante ricchezza, quanta speranza, quanta bellezza c'è - ha
commentato il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà - in questa
galleria di palazzo San Giorgio. Un luogo che stasera riecheggia
delle voci, delle urla di dolore, delle storie di tante persone
che purtroppo sono vittime innocenti di mafia. La 'ndrangheta
uccide tutti, bambini, grandi, giovani, vecchi, e quando non
riesce ad ucciderci fisicamente, lo fa cercando di uccidere la
nostra speranza, il nostro futuro".
Falcomatà, condannando l'ennesimo attentato contro
l'Amministrazione comunale, con l'incendio dell'ex emeroteca di
via Palmi destinata ad un'associazione di assistenza a ragazzi
down, ha annunciato un sit-in pubblico per i prossimi giorni
davanti alla struttura danneggiata. "Affinché - ha detto il
primo cittadino - anche in questa occasione la città dimostri da
che parte sta. Sappiamo bene che la stragrande maggioranza dei
reggini vuole camminare su un sentiero di legalità, di
trasparenza e di rispetto delle regole. Però, se pensiamo che
tutto questo possa avvenire stando comodamente seduti sul divano
di casa, l'abbiamo data vinta a quei pochi che invece lavorano
nell'ombra e provano a lanciare un messaggio di oscurità e di
malaffare che spesso purtroppo emerge anche nella nostra città".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA