Sono tornati in piazza a
manifestare i comitati No Dad di Napoli contro la decisione
della Regione Campania di rinviare il ritorno in aula per le
scuole dell'infanzia, elementari e medie alla fine di gennaio.
Nonostante la pioggia, i genitori del gruppo 'Usciamo dagli
schermi' hanno effettuato un presidio nella Galleria Principe e
poi un breve blocco stradale nell'adiacente Piazza Museo. Circa
una trentina i genitori che si sono ritrovati per ribadire il
loro 'no' al ripristino della didattica a distanza.
Un'iniziativa che è maturata nella notte e che scaturisce
''dalla rabbia''. ''Ancora una volta i nostri bambini e
adolescenti - spiega Flavia Brescia, di Usciamo dagli schermi -
sono vittime del tira e molla, del braccio di ferro tra il
presidente De Luca e il Governo e come un anno fa si ritrovano
costretti a vivere lo stesso incubo e ad essere gli unici
studenti che non possono andare a scuola perché la Campania,
come già accaduto l'inverno scorso, è l'unica regione che chiude
le scuole e avvia la Dad''.
Un provvedimento che alle famiglie proprio non va giù:
''Quello che non ci torna - prosegue Brescia - è che nel decreto
legge del Governo si afferma che la Dad può essere applicata
soltanto in zona rossa. La Campania è ancora classificata zona
bianca eppure è l'unica a chiudere le porte alla didattica in
presenza. Siamo di fronte a una gestione autoritaria della
pandemia da parte del presidente De Luca''. E intanto per
domani, giorno in cui gli alunni sarebbero dovuti tornare in
aula, il gruppo già pensa di promuovere iniziative di protesta.
Possibili location sono la sede della Regione Campania o la
Prefettura. No Dad che parlano inoltre di ''discriminazione''
rispetto al tema dell'attuazione dei protocolli di sicurezza per
ragazzi vaccinati e non. ''Questa discriminazione è una cosa
indegna - sottolinea Brescia - è necessario ricordare che nella
loro fascia d'età la vaccinazione non è assolutamente
obbligatoria e dunque tali differenze di trattamento sono
assolutamente inammissibili. I bambini e i ragazzi - conclude -
non sono untori della pandemia''.
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