Aumentano in Italia i bambini che
vivono in povertà assoluta. E non sempre la scuola riesce a
colmare il gap socio-economico che c'è tra loro e chi è più
fortunato. E' l'allarme che lancia Save the Children, attraverso
l'Atlante dell'infanzia a rischio "Lettera alla scuola"
presentato oggi a Roma. Nel 2016, ricorda l'ong, un bambino su
otto vive in condizioni di povertà assoluta, il 14% in più
rispetto all'anno precedente. E le diseguaglianze sociali
"continuano a riflettersi sul rendimento degli alunni". Il tasso
di ripetenze è 6 volte maggiore nelle scuole che presentano un
indice socio-economico e culturale più basso: più di un
quindicenne su 4 contro una quota di quasi uno su 23 negli
istituti con indice alto. Una differenza di 23 punti
percentuali, contro una media Ocse del 14,3%. Inoltre, tra chi
proviene da un contesto svantaggiato, quasi uno su due (47%) non
raggiunge il livello minimo di competenza in lettura, otto volte
tanto rispetto a un coetaneo cresciuto in una famiglia agiata
(6%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA