"Oggi, dopo 40 anni, ho visto il
sindaco di questa città, figlio di un magistrato che nel gennaio
1979 fu ucciso dal terrorismo politico, un sindaco che credo
debba essere il simbolo di tutti noi, perché era un bambino
quando un giorno il padre lo accompagnò a scuola e nel girare
l'angolo venne aggredito da un commando di terroristi e ucciso".
Lo ha detto il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero
De Raho, a Pescara, durante una manifestazione nell'ambito del
Premio Borsellino, riferendosi a Marco Alessandrini, primo
cittadino della località abruzzese e figlio di Emilio
Alessandrini, ucciso da Prima Linea nel 1979. "Quel bambino non
ha più rivisto il padre - ha proseguito De Raho, parlando
davanti al sindaco seduto in platea - La mafia e il terrorismo
hanno identiche modalità di muoversi, crescono uccidendo
famiglie e determinando dolore. Avrei voluto conoscere il
sindaco da tanto tempo. Entrai alla procura di Milano che suo
padre era stato ucciso da pochi mesi, quando aveva poco più di
30 anni".
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