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Il pm Di Matteo rimane a Palermo

Il pm Di Matteo rimane a Palermo

Sarti (M5S) e Mattiello (Pd), decisione incomprensibile

ROMA, 12 aprile 2017, 15:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il pm Nino Di Matteo resterà a Palermo altri sei mesi. Lo ha disposto il ministero della Giustizia accogliendo la richiesta, avanzata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, di posticipare la sua presa di possesso alla Direzione Nazionale Antimafia. "E' una decisione incomprensibile", commenta Giulia Sarti, capogruppo M5S in Commissione Antimafia. "Avanzo una richiesta diretta al dottor Lo Voi di rivedere la decisione e di seguire la strada che era stata indicata dal Csm l'anno scorso, trasferendo DI Matteo alla Dna e applicandolo al processo trattativa. Che senso ha mantenerlo a Palermo fino a novembre quando magari sarà nel pieno della requisitoria? E' opportuno seguire la strada più semplice invece di stravolgere quell'iter, lo suggerisce anche la delicatezza della situazione", conclude Sarti. Per il deputato Pd Davide Mattiello, "è sconcertante la decisione sul PM Nino Di Matteo da parte del DOG, il Dipartimento dell' organizzazione giudiziaria del ministero della Giustizia: meglio ripensarci". "Ho provato a comprendere quanto appreso ieri ma francamente non ci sono riuscito: davvero il DOG avrebbe sospeso per sei mesi la immissione in possesso del nuovo ufficio di Di Matteo in ragione della assoluta eccezionalità della situazione del magistrato? Ma la eccezionalità della situazione non è forse relativa alle pesanti minacce per la vita del dott. Di Matteo, in forza delle quali il CSM mesi fa aveva proposto un trasferimento d'urgenza per motivi di sicurezza proprio alla DNA? Allora il dott. Di Matteo aveva rifiutato con grande dignità desiderando che il trasferimento avvenisse esclusivamente in ragione dei titoli per i quali aveva avanzato la propria candidatura. Cosa che in effetti avvenne.
    Ora che tutto potrebbe compiersi, il DOG decide di lasciarlo a Palermo altri sei mesi. In questo modo si evita che il PM Di Matteo possa sommare da subito il ruolo di PM della DNA con il ruolo di PM applicato al processo Trattativa: per qualcuno sarebbe stato troppo? E poi: cosa dovrebbe succedere da qui a sei mesi per rendere superabili le così dette eccezionali condizioni?", si chiede il deputato.
   

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