False certificazioni per sanare
irregolarità, anche gravi, di attività come bar, ristoranti e
pizzerie della Capitale tramite una società di servizi. Sono
undici gli iscritti nel registro degli indagati, accusati di
associazione a delinquere, corruzione e concussione. Per quattro
di loro, tra cui due funzionari Asl, misure interdittive di
sospensione dell'esercizio di pubblico ufficio e divieto di
esercitare attività professionale e d'impresa. Il provvedimento,
disposto dal Tribunale di Roma, è arrivato in seguito a
un'indagine della Polizia Locale di Roma Capitale. Quasi tre
anni di indagini che avrebbero fatto emergere decine di casi in
cui gli esercenti sarebbero stati costretti dai due funzionari
Asl a rivolgersi a quella determinata società di consulenza,
intestata al figlio di uno di loro, come unica soluzione per
sanare le irregolarità e in tempi rapidissimi.
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