La Regione Lazio ha assegnato 640mila
euro per finanziare la ristrutturazione di 11 beni confiscati
alla criminalità organizzata, con l'obiettivo di favorirne il
riutilizzo e la fruizione sociale. Sono stati ammessi al
contributo dieci enti locali (i comuni di Amaseno, Cisterna di
Latina, Formello, Marino, Monterotondo, Pomezia, Pontinia,
Sermoneta, Terracina e l'VIII Municipio di Roma Capitale) e una
onlus (la Cooperativa sociale Fattorie solidali di Viterbo),
tutti assegnatari di beni confiscati. L'importo del
finanziamento, che ha un tetto massimo di 70mila euro, sarà
utilizzato per interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria, messa in sicurezza e abbattimento delle barriere
architettoniche. Per Rita Visini, assessore regionale alle
Politiche sociali, sicurezza e sport, "restituire ai cittadini i
beni appartenuti alla criminalità organizzata è un risarcimento
doveroso per chi ha dovuto subire la presenza oppressiva delle
mafie nella propria comunità. Grazie alle ristrutturazioni
finanziate dalla Regione Lazio, questi spazi torneranno ad
essere vivi e aperti a tutti per creare nuovo valore sociale".
"Nel Lazio gli immobili confiscati alle mafie sono 1891 -
commenta Gianpiero Cioffredi, Presidente dell'Osservatorio
regionale per la sicurezza e la legalità - ed anche per questo
la Regione ha raccolto la sfida di rilanciare il riutilizzo
sociale dei beni confiscati, un valore culturale, etico ed
educativo nella lotta alle mafie che abbiamo il dovere di
riaffermare con forza".
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