Organizzazioni criminali
transnazionali oggi gestiscono tutte le fasi della
trasmigrazione delle persone che dall'Africa, dalla Cina e dagli
altri paesi partono per l'Italia e per il resto del Nord Europa:
la conferma arriva dalle più recenti indagini condotte dalle
procure distrettuali antimafia in varie parti del territorio
nazionale. E' quanto afferma la relazione su mafie, "migranti e
tratta di esseri umani, nuove forme di schiavitù" approvata oggi
all'unanimità dalla Commissione parlamentare antimafia e di cui
è relatrice Fabiana Dadone (M5S).
L'Antimafia, per la gestione del traffico di esseri umani,
parla di "una sorta di standard adottato, comune e
generalizzato". "Le organizzazioni criminali - si legge in un
passaggio - operano come vere e proprie realtà imprenditoriali
volte a definire e gestire ogni aspetto della migrazione delle
persone". Sono inoltre "identiche per tutti i migranti le fasi
del viaggio, una vera e propria epopea che si sviluppa per tappe
e si protrae per alcuni mesi, in cui i trasportati, sempre più
frequentemente, vengono a trovarsi a vivere in condizioni
disumane, stoccati come merce, sottoposti a vessazioni e
violenze". L'Antimafia, nella relazione, parla di viaggi che
assumono "connotati agghiaccianti", di "orrori" e di "identiche
condotte che si richiedono alle vittime di tratta: una volta
giunte in Italia o in altro paese del vecchio continente,
dovranno cercare di abbandonare al più presto i centri in cui
sono state ricoverate e contattare l'organizzazione criminale
che le ha fatte emigrare, per essere poi inconsapevolmente
indirizzate al successivo sfruttamento".
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