"Il parere favorevole al Piano
Nazionale Anticorruzione predisposto da Anac è un'ottima
notizia. Il Pna è uno strumento fondamentale che rafforza
l'integrità pubblica e la programmazione di efficaci presidi di
prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni,
puntando nello stesso tempo a semplificare e velocizzare le
procedure amministrative". Così il presidente dell'Autorità
nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia commenta il parere
favorevole espresso, su proposta del ministro Paolo Zangrillo,
dal Comitato interministeriale per la prevenzione e il contrasto
della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica
Amministrazione al Piano per il prossimo triennio.
"Occorrono strumenti forti di prevenzione della corruzione,
come il Pna approvato. La corruzione lede un fondamentale
principio sancito dalla nostra Carta fondamentale, quello di
uguaglianza. Distrugge il merito, vanifica i sacrifici di chi ha
investito sulle proprie capacità per avere un impiego, un
finanziamento o una commessa, sfuggiti solo a causa di furberie
e inganni", sottolinea Busia, aggiungendo che "nei prossimi
giorni potremo procedere all'approvazione definitiva del Piano e
le Pubbliche amministrazioni potranno così disporre di un'arma
efficace in più non solo per combattere e prevenire il malaffare
ma per essere più efficienti nella loro azione al servizio dei
cittadini".
Il Piano, spiega Anac, rafforza l'antiriciclaggio impegnando
i responsabili della prevenzione della corruzione a comunicare
ogni tipo di segnalazione sospetta. Ci sono poi semplificazioni
per i Comuni più piccoli: le amministrazioni con meno di 50
dipendenti non sono tenute a predisporre il piano anticorruzione
ogni anno, ma ogni tre anni, vedono ridotti anche gli oneri di
monitoraggio sull'attuazione delle misure del piano,
concentrandosi solo dove il rischio è maggiore. Per quanto
riguarda la trasparenza dei contratti pubblici, Anac ha rivisto
le modalità di pubblicazione: non dovranno più avvenire sui siti
delle amministrazioni in ordine temporale di emanazione degli
atti, ma ordinando le pubblicazioni per appalto, in modo che
l'utente e il cittadino possano conoscere l'evolversi di un
contratto pubblico, con allegati tutti gli atti di riferimento.
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