La pena più alta sono i 18 anni
inflitti a Giuseppe Sarcone Grande, considerato all'epoca
dell'arresto uno dei vertici della 'Ndrangheta emiliana. Il
processo in abbreviato dell'operazione 'Perseverance', scattata
il 12 marzo 2021 sulla scia delle indagini 'Aemilia' e
'Grimilde', si è concluso davanti al Gup del tribunale di
Bologna Claudio Paris con 22 condanne, due assoluzioni e 14
patteggiamenti. L'inchiesta, coordinata dal pm Beatrice Ronchi,
si concentrò sulle infiltrazioni dei clan nell'economia del
territorio dove la cosca emiliana, hanno sancito altre sentenze,
è gruppo autonomo e radicato.
Il giudice ha inflitto 16 anni a Salvatore Muto, 15 a
Domenico Cordua, 14 anni e quattro mesi a Giuseppe Friyio, 14 a
Salvatore Procopio, 13 anni e 4 mesi a Giuseppe Caso, 8 anni a
Alberto Alboresi, Genoveffa Colucciello e Nicolino Sarcone.
Disposto anche il risarcimento del danno con provvisionali
alle parti civili: 200mila euro alla Regione Emilia-Romagna,
100mila euro ciascuno al Comune e alla Provincia di Reggio
Emilia, 50mila a Libera, 10mila al Comune di Gualtieri, 30mila a
quello di Cadelbosco Sopra, 20mila ciascuno a Cigl, Cisl e Uil
Emilia-Romagna e Camera del Lavoro di Reggio Emilia.
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