Impartiva i fondamenti del Corano
e lezioni di arabo nella propria abitazione, a Maniago,
trasformata in una sorta di scuola/centro di aggregazione, ma
quando i bambini non erano abbastanza preparati e attenti li
colpiva con un bastone di legno. Si tratta di una donna di 33
anni, bengalese, che è stata denunciata dai carabinieri del
reparto operativo del comando provinciale di Pordenone, a
conclusione di indagini condotte con l'ausilio tecnico di
personale del Ros.
Dovrà rispondere dei reati di maltrattamento di minori e di
esercizio arbitrario di professione: per ora è stata sottoposta
alla misura coercitiva del divieto di espatrio e dell'obbligo
della presentazione alla Polizia giudiziaria emessa dal Gip del
Tribunale di Pordenone.
I bimbi che frequentavano la donna sono di età compresa tra i
3 e i 10 anni, tutti bengalesi: una delle famiglie ha sporto la
denuncia che ha portato all'apertura dell'inchiesta del
Procuratore della Repubblica di Pordenone, Raffaele Tito.
Emergono altri dettagli circa la "scuola di Corano" di
Maniago (Pordenone) nella quale un'educatrice impartiva lezioni
di arabo picchiando gli alunni meno attenti.
Nell'ordinanza del Comune di Maniago con cui si vieta
l'attività all'interno dell'appartamento di un condominio
situato nella zona centrale della città, si legge che i
'discenti' erano fino a 16 contemporaneamente, in una stanza di
soli 14 metri quadrati.
La 33enne bengalese denunciata per i maltrattamenti non aveva
alcun titolo specifico per esercitare la professione di docente
o semplice educatrice. I locali sono stati chiusi già dallo
scorso 2 gennaio, anche se l'indagine si è completata soltanto
negli ultimi giorni, con le disposizioni del Gip che sono state
firmate il 13 febbraio.
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