Le mani del clan
Cappello-Bonaccorsi su due discoteche di Catania che pagavano il
'pizzo' per "non avere problemi" di sicurezza. E' quanto emerge
dalle indagini della squadra mobile di Catania che ha arrestato
in flagranza di reato un esattore della cosca, Kristian Zappalà,
di 22 anni, mentre incassava la tangente, mille euro, chiesta al
proprietario dei due locali. L'operazione è stata eseguita il 17
dicembre 2017, ma resa nota soltanto oggi perché le indagini
sono proseguite. La squadra mobile ha successivamente fermato
Francesco Salvo, 29 anni, ritenuto il 'mandante' dell'estorsione
e fratello di Salvatore Massimiliano, detenuto in regime, perché
ritenuto il reggente del clan. Il Gip ha convalidato il fermo ed
emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambi i
fratelli Salvo. Secondo l'accusa, infatti, Francesco sarebbe
subentrato nell'estorsione al fratello Salvatore Massimiliano,
dopo il suo arresto avvenuto nel gennaio del 2017 nell'ambito
dell'operazione Penelope.
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