( La Coalizione Italiana per le Libertà
e i Diritti civili (CILD) ha premiato oggi a Roma alcuni 'eroi'
dei diritti umani: persone che si sono distinte, nel corso
dell'anno, per la promozione e protezione delle libertà civili,
contribuendo a diffondere la cultura dei diritti umani nel
nostro Paese.
Il Premio, che è stato già attribuito, tra gli altri, a Zoro e
al gruppo che dava vita al programma Gazebo, all'ex cappellano
del carcere minorile di Cagliari e fondatore della Comunità La
Collina Don Ettore Cannavera, ai giovani attivisti rom che
diedero vita alla convention "Primavera Romanì" e quelli del
gruppo AfricArcigay, a Patrizia Moretti, madre di Federico
Aldrovandi, vuole contribuire a rafforzare la convinzione che il
rispetto dei diritti umani sia uno degli elementi
imprescindibile per una democrazia, aiutando il nostro Paese a
riconoscere e valorizzare coloro che si impegnano per la loro
affermazione in un momento decisivo per le libertà fondamentali.
Quest'anno i premi sono andati a un giovane attivista pakistano,
a un maestro elementare, a un avvocato, a un giornalista e ad
alcuni sportivi.
Wajahat Abbas Kazmi è un attivista e regista pakistano che
ormai da molti anni vive e lavora in Italia. Partecipando a
numerosi Pride si può incontrare con il suo cartello rainbow con
scritto "Allah Loves Equality". È questo un progetto che vuole
sfidare gli integralismi del nostro tempo raccontando,
attraverso un documentario, le discriminazioni contro le persone
LGBT che vivono in Pakistan, uno degli stati più omofobi al
mondo.
Franco Lorenzoni è un maestro elementare che insegna a Giove in
Umbria. Nel 1980 ha fondato l'Associazione Cenci
Casa-Laboratorio. Di fronte all'impasse parlamentare ha lanciato
- insieme a numerosi insegnanti - una campagna per
l'approvazione dello Ius Soli e Ius Culturae, attraverso un
appello a scioperare a staffetta a cui hanno aderito oltre 800
docenti. Fabio Anselmo è l'avvocato che si è occupato dei casi
Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, Riccardo Magherini, Davide
Bifolco, Denis Bergamini. Il filo conduttore che li lega è
spesso lo stesso: sono processi che vedono imputate le forze
dell'ordine, mettendone sotto accusa gli abusi. Alessandro
Leogrande con la sua scrittura, accompagnata dalla sua passione
civile e sociale, ha avuto il merito di raccontare molti dei
temi principali del nostro tempo: dal dramma dei migranti, al
caporalato, alle torture e le sparizione forzate di migliaia di
persone durante le dittature sudamericane. Lo ha fatto con i
suoi, molti, articoli apparsi su diversi giornali e riviste, e
anche con la pubblicazione di alcuni libri. E lo ha fatto spesso
quando questi temi non avevano ancora tutta la copertura che,
nel bene e nel male, hanno ricevuto in questi ultimi tempi.
Alessandro è recentemente scomparso lasciando questo grande
bagaglio di idee, racconti e analisi a tutti coloro che di
questi temi si occupano. Damiano Tommasi, da presidente
dell'Associazione Italiana Calciatori si è più volte distinto
per il suo impegno sul fronte dell'integrazione riconoscendo il
valore che lo sport in generale e il calcio in particolare
possono ricoprire in questo senso.
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