(ANSA) - POTENZA, 13 AGO - Un sostegno per ripristinare il
patrimonio zootecnico danneggiato dalla brucellosi bovina. Su
proposta dell'assessore all'agricoltura, Francesco Fanelli, la
Giunta regionale della Basilicata ha approvato il bando della
sottomisura 5.2 "Sostegno a investimenti per il ripristino dei
terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da
calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici
- Ripristino patrimonio zootecnico danneggiato da brucellosi
bovina" a valere sul Psr Basilicata 2014-2020. Le risorse
finanziarie disponibili - secondo quanto reso noto dall'ufficio
stampa della stessa Giunta - ammontano a 500 mila euro.
Con l'attivazione della sottomisura "si intende - è
specificato nel comunicato - sostenere la realizzazione di
investimenti per il ripristino del potenziale produttivo e
zootecnico aziendale danneggiato e/o distrutto da eventi avversi
di carattere eccezionale quali le epizoozie. L'area interessata
è quella del Parco della Murgia Materana, colpita nel 2017 dalla
brucellosi bovina. A beneficiare le imprese agricole che hanno
utilizzato e/o hanno svolto attività di allevamento zootecnico,
nel periodo di insorgenza e di diffusione della brucellosi (dal
15 marzo 2017 fino al 22 agosto 2018) nei pascoli del Parco
della Murgia Materana. Tra gli altri requisiti di ammissibilità
è che l'evento calamitoso deve aver causato il danneggiamento
e/o la distruzione di non meno del 30 per cento del potenziale
agricolo interessato. Il sostegno è concesso sotto forma di
contributo in conto capitale, con intensità di aiuto pari al
cento per cento della spesa ammessa. Le spese ammissibili
riguardano quelle per l'acquisto di animali, consulenze tecniche
e cartellonistica obbligatoria. La domanda di aiuto potrà essere
presentata a far data dalla pubblicazione dell'avviso pubblico
sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata fino al
trentesimo giorno".
"Ripristinare - ha evidenziato Fanelli - la competitività e
la redditività delle aziende duramente colpite dalla brucellosi:
è la prima volta che questa misura viene attivata per epizoozia.
Si tratta - ha aggiunto l'assessore lucano - di una misura di
ristoro per sostenere gli allevatori duramente colpiti dalla
malattia e che hanno dovuto distruggere diversi capi di
bestiame. È un'attenzione sia al mondo allevatoriale che - ha
concluso - rappresenta un pezzo importante della nostra economia
agricola e sia per la salute dei cittadini, consumatori finali
dei prodotti". (ANSA).