Oltre 100 persone hanno partecipato
al presidio indetto da Cgil, Cisl e Uil del Trentino davanti al
Consiglio provinciale per sostenere l'introduzione della doppia
preferenza di genere, nonostante ieri il ddl sia stato ritirato
causa l'ostruzionismo dell'opposizione. "Il ddl - ha affermato
il governatore, Ugo Rossi - è sospeso, ma non è annullato e sarà
il primo punto delle priorità del centro sinistra autonomista
nella prossima legislatura, perché è stato un errore di natura
tecnica e non di volontà politica discuterlo vicino alla
campagna elettorale". "Oggi i luoghi decisionali del Trentino -
ha osservato l'assessora Sara Ferrari - sono più deboli. Chi ha
ostacolato questa legge non guadagna niente e dobbiamo tutti
prenderci la responsabilità collettiva, considerando che abbiamo
perso una battaglia ma non la guerra". "Ci piacerebbe ci fosse
anche il centro destra qui oggi - ha detto Lucia Maestri - a
spiegare perché ha dato uno schiaffo non alla maggioranza, ma al
patrimonio di una comunità".
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