A Coverciano arriva il "calcio
sociale": il 29 maggio nella "tana" del calcio italiano si
terrà il primo convegno in Italia sul tema, organizzato da Aiac
e Lega Pro, dal titolo "Calcio sociale. Realtà e prospettive".
Il calcio sociale è una attività ricreativa, non una semplice
variante del calcio amatoriale, nella quale prevale l'aspetto
ludico, "un calcio legato al territorio, con ricadute
terapeutiche e salutari per i praticanti, di provato valore
scientifico".
"Talvolta un calcio attento alle fragilità, alle diversità.
Una grande cornice, insomma che contiene un quadro colorato da
varie esperienze, come quelle del calcio camminato, o del calcio
misto (donne-uomini). Un calcio "altro", più che un altro
calcio. In due parole: calcio sociale", si legge nella
presentazione del convegno.
Di questo, infatti, si discuterà il prossimo 29 maggio
all'Auditorium del Centro tecnico federale di Coverciano nel
convegno organizzato da Aiac e Lega Pro. Alla presenza del
presidente dell'Aiac, Renzo Ulivieri e del presidente della Lega
Pro, Matteo Marani, un panel di relatori di livello
internazionale, coordinato dal professor Castagna, metterà a
fuoco il tema, partendo da alcune esperienze sul campo (St.Pauli
in Germania, Porto in Portogallo, Cesena FC e Centro Storico
Lebowski in Italia), cercando di proporre una possibile via
italiana al calcio sociale.
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